L’assaggio di cosa volesse dire guidare una Ferrari l’aveva avuto guidando, sul Red Bull Ring di Zeltweg, la Ferrari dell’88 di Gerhard Berger, per promuovere il circuito stesso in compagnia proprio dell’austriaco, ex-pilota Ferrari ed ex-boss della Toro Rosso. Proprio il team nel quale si è fatto conoscere al grande pubblico con la vittoria a Monza. Quindi un mezzo contatto con Domenicali un paio di anni fa e la firma ufficiale sul contratto che lo legherà alla Ferrari per i prossimi 3 anni siglato con Mattiacci (prima che lo stesso ormai ex-team principal venisse accantonato per lasciare il posto ad Arrivabene). Ad Abu Dhabi ha potuto solamente assistere ai test nel box del Cavallino per effetto del veto imposto dalla Red Bull, ma sul tracciato di Fiorano è arrivato il tanto atteso debutto.

Stiamo parlando ovviamente del 4 volte campione del mondo Sebastian Vettel, e del suo primo giorno ufficiale da pilota Ferrari. Nonostante la pista di Fiorano fosse bagnata per le piogge di questi giorni, il tedesco ha voluto comunque scendere in pista utilizzando la F2012, la vettura con la quale Fernando Alonso gli ha conteso il titolo fino all’ultima curva dell’ultima gara in Brasile. Seb ha indossato un anonimo casco bianco, impreziosito ovviamente dal logo Scuderia Ferrari, dagli sponsor Santander, Oakley, Weichai e da una scritta in italiano: “29.11.14 Il mio primo giorno in Ferrari” a testimonianza di quanto non stesse più nella pelle, tanta era la voglia di guidare una vettura del Cavallino. D’altronde Sebastian non ha mai nascosto il suo amore per la Ferrari e sogna un giorno di rivedere al suo fianco il suo mentore Michael Schumacher, che sicuramente sarebbe fiero di vedere il suo allievo seguire le sue orme.

In ogni caso, Vettel ha già stabilito un piccolo record: è la prima volta che un tetracampione del mondo passa in Ferrari ed ovviamente è il terzo pilota tedesco dopo Wolfgang von Trips e, appunto, Schumi ad essere ingaggiato dalla Scuderia più famosa e prestigiosa al mondo. Lo aspetterà tanto lavoro, soprattutto al simulatore, ma questa presa di contatto, seppur con una vettura vecchia di 2 anni, servirà a dargli la giusta iniezione di fiducia per ritrovarsi dopo una stagione travagliata e conclusa senza vittorie. Per lui e per la Ferrari.

Marco Pezzoni

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