13 novembre 2015. Una data che rimarrà tragicamente impressa nella mente per la brutalità degli attacchi terroristici a Parigi, in una serata come tante, con normali cittadini riuniti in uno stadio, davanti ad un Cafè, in un teatro, in un venerdì sera che sembrava scorrere come sempre, prima di manifestare all'improvviso tutto il proprio orrore. Sette attacchi pressoché simultanei hanno causato fino a questo momento la morte di 129 persone, anche se purtroppo sono moltissimi i feriti ancora in pericolo di vita: azioni prontamente rivendicate dall'ISIS che hanno praticamente fermato il mondo civile, il quale da ieri sera si è stretto in un abbraccio attorno a Parigi e alla Francia intera. Eventi di fronte ai quali non si trovano le parole adatte, né tantomeno frasi capaci di lenire il dolore: si può solo avere un pensiero per le vittime innocenti ed un messaggio di speranza per chi si è salvato ma vive nel terrore, oppure ha perso qualcuno in un attimo, senza una ragione.

La portata dell'evento ha colpito profondamente anche il mondo del motorsport, che fin dai minuti immediatamente successivi agli attentati ha riversato il proprio pensiero sui social media, attraverso immagini, pensieri e preghiere. L'hashtag #PrayforParis è stato quello più utilizzato dai vari piloti nonché dalle case automobilistiche e motociclistiche per mostrare il sostegno e la vicinanza alla capitale francese.

Romain Grosjean è sceso in pista indossando una fascia tricolore francese al braccio, mentre Fernando Alonso si è detto sotto choc ed ha rivolto un pensiero per i cittadini colpiti; Lewis Hamilton ha scritto di essere senza parole e molto vicino alla popolazione, ma sono stati molti i piloti che hanno postato immagini con frasi di sostegno per Parigi, esprimendo con la forza del silenzio ciò che le parole non sono in grado di comunicare.

Il Presidente della FIA, Jean Todt, ha fatto sapere che domani, prima del Gran Premio del Brasile, il mondo della Formula 1 osserverà un minuto di silenzio sia per le vittime del terrorismo sia per quelle degli incidenti stradali, scegliendo così di accomunare (in maniera forse poco opportuna, viste le circostanze) due drammatiche piaghe della società contemporanea.

Anche i piloti del mondo delle moto si sono stretti attorno alle vittime con messaggi sui vari social: "Tutto il mio sostegno al popolo di Parigi. E' orribile ciò che sta accadendo" ha scritto Jorge Lorenzo; "Tutto il mio sostegno alle famiglie delle vittime di Parigi" il pensiero di Marc Marquez; anche Cal Crutchlow ha espresso la sua vicinanza e la speranza che questi atti finiscano al più presto, ma sono stati tantissimi i messaggi di tutti per sostenere, con un piccolo pensiero, la popolazione parigina. Naturalmente anche i piloti della categorie minori si sono mostrati scossi e hanno manifestato il loro sostegno: tra tutti particolarmente significativo il messaggio del pilota di Moto3 Quartararo, con il francese che ha scritto "Trop de peine, je trouve pas les mots...".

Esatto: non ci sono proprio parole...

Alice Lettieri

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