Helmut Marko, consulente della Red Bull, in un’intervista al sito www.formula1.com ha svelato il proprio punto di vista ed alcuni retroscena sul passaggio (non ancora ufficializzato) del 4 volte Campione del Mondo Sebastian Vettel alla Ferrari, sulla scelta Kvyat per sostituirlo, su Ricciardo quale nuovo leader del team e anche su Fernando Alonso.

Come sempre pungente e mai banale, l'ex-pilota di F.1 ha dichiarato come la partenza di Vettel fosse nell’aria dalla pausa estiva del Circus :”Penso che l’istinto di cambiare aria Vettel lo abbia avvertito durante la pausa estiva, così come Alonso. E vorrei ricordare che due cose per riuscire devono camminare di pari passo: tanto Alonso si allontanava dalla Ferrari, quanto Sebastian vi si avvicinava.”

La successiva nomina di Daniil Kvyat come sostituto del campione uscente ha mediaticamente "rovinato" i piani di un annuncio da parte Ferrari, dando però dimostrazione della capacità di reazione della Red Bull, come sottolinea lo stesso Marko: “Nel comunicare cosa avremo fatto in futuro abbiamo fatto vedere a tutti quanto ci siamo impegnati per il bene della squadra e non mi interessa se la cosa abbia potuto pregiudicare la strategia mediatica e lo stato mentale di un’altra squadra.”

L’addio è stato comunicato personalmente dal pilota tedesco al suo “mentore” in Red Bull durante una cena in Giappone e sulla motivazioni che hanno portato alla decisione Marko non ha dubbi: “Sebastian me lo ha detto durante una cena in Giappone, non ci sono state reazioni negative da parte mia, ma questo non significa che non faremo di tutto per batterlo! Per ogni pilota conta vincere e lui ha già vinto 4 titoli, in Formula 1 la Ferrari è un mito ed ora è giunto il momento per il mito. Lì potra dettare le sue condizioni per ricostruire.”

Marko ha concluso la sua intervista parlando della reazione avuta dal patron Red Bull Dietrich Mateschitz alla notizia dell’addio di Vettel e della coppia di piloti per il campionato 2015: “Ho avvertito Dietrich che qualcosa poteva cambiare. Lui è sempre stato categorico: se qualcuno pensa che l’erba sia più verde da un’altra parte è libero di andare. Saremmo stati più preoccupati se non avessimo avuto un leader all’interno del team ma Daniel (Ricciardo n.d.r.) quest’anno ha dimostrato di essere alla pari con Vettel e se ce ne sarà bisogno quest’anno Sebastian lo aiuterà per il titolo fino a quando la matematica lo terrà in gioco. L’anno prossimo l’unica differenza tra lui e Kvyat sarà che ha un anno in più di esperienza con noi, ma siamo convinti sulle potenzialità di Daniil che abbiamo avuto modo di valorizzare grazie al nostro vivaio di talenti. Se lui non fosse stato pronto per il grande salto, ci saremmo rivolti altrove.”

Vincenzo Buonpane

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