Il weekend toscano del Campionato Italiano Gran Turismo si presentava con diverse novità, soprattutto per quanto riguarda la line-up dei principali protagonisti. Al Mugello, infatti, hanno effettuato il loro debutto stagionale sia la Bentley di Petricorse, affidata a Caffi-Larini, che le due Lamborghini Huracan della Imperiale, portate in gara da Venturini-Postiglione e Giammaria-Liang. In casa Bmw Team Padova, il sedile lasciato libero da Bruno Spengler dopo Misano è stato ereditato da un altro driver ufficiale della casa tedesca, ovvero Jesse Krohn.

Gara 1

E' stato proprio il finlandese il vero mattatore del sabato, iniziando al meglio la sua avventura nel tricolore GT con una sonora pole position. L'ottima prestazione nella sessione di qualifica è stata replicata alla partenza di gara-1 e dal ritmo impresso nel suo stint di guida, grazie al quale ha fatto il vuoto alle sue spalle. Postiglione e Altoè, infatti, nulla hanno potuto di fronte all'incredibile serie di giri veloci del pilota finlandese, accontentandosi di gestire le posizioni da podio almeno fino al momento del cambio pilota. La prima parte di gara è stata caratterizzata dal contatto nelle posizioni di rincalzo tra Fisichella e Baruch alla Bucine, con il pilota della Scuderia Baldini che ha mandato colpevolmente in testacoda l'Audi del pilota israeliano. L'alfiere Ferrari è stato cosi' costretto a scontare un drive through che lo ha portato alla rimonta da metà gruppo. Dopo una prima metà corsa piuttosto statica, la situazione in pista è stata ravvivata dai cambi pilota obbligatori, con tutti i piloti che hanno lasciato le vetture ai loro coequipier. Chi avrebbe voluto continuare nel suo stint sarebbe stato senza ombra di dubbio Krohn, dato che Stefano Comandini non è riuscito a replicare le eccezionali prestazioni del suo compagno di equipaggio. Per questa ragione il pilota italiano si è trovato a battagliare per la vittoria con Venturini, subentrato a Postiglione, in un finale di gara davvero tirato. Il campione in carica GT Open ha ridotto senza troppe esitazioni il suo gap dalla BMW leader, ma la posizione di Comandini è stata tenuta al sicuro grazie ad un regime di safety car subentrato proprio negli ultimi cinque minuti. Un contatto tra le due Lamborghini di Palma e Veglia ha infatti costretto all'ingresso la vettura di sicurezza che, protraendosi fino al traguardo, ha difatto vanificato la bagarre che si pregustava per la vittoria. Con le posizioni congelate fin sotto la bandiera a scacchi, il podio è stato completato dalla Ferrari di Easy Race di Mancinelli-Fontana, con Gai-Fisichella bravi a risalire fino al quarto posto. Curiosa invece la strategia di Antonelli per quanto riguarda la vettura di Zampieri-Altoè, con il team bergamasco che ha richiamato ai box la loro macchina all'ultimo giro quando si trovava in terza posizione, in modo tale da azzerare l'handicap tempo, che altrimenti sarebbe stato a loro sfavorevole. In Super GT Cup vittoria per la Lamborghini Huracan Supertrofeo di Valente-Perolini, mentre nella Cup trionfo di Sauto davanti a Nicolosi con la Porsche 911

Gara 2

Sulla tattica del team Antonelli in gara-1 pesava in particolar modo il fatto che la Huracan #63 avesse conquistato la pole position per la seconda corsa. In questo modo è parso subito chiaro come la squadra lombarda abbia puntato tutto su gara2 per la loro vettura di punta. L'accurata strategia non ha tuttavia portato i suoi frutti, complice anche una brutta partenza di Zampieri, seguita poi da un'imprevista sosta ai box per un presunto problema tecnico. La testa della corsa è stata quindi un affare tra le due Ferrari di Gai e Mancinelli, con quest'ultimo bravo ad avere la meglio dell'alfiere della Scuderia Baldini con un bel sorpasso alla staccata della San Donato, mentre dietro Raffaele Giammaria è protagonista di una prima parte di gara davvero efficace. Nonostante la salda leadership di Mancinelli, la sua situazione prevista in corsia box non prevedeva nulla di buono. La Ferrari delle Easy Race ha infatti dovuto scontare ben 20 secondi di handicap tempo in seguito ai risultati precedenti, che in confronto ai 10 della vettura gemella di Fisichella-Gai hanno fatto la vera differenza per quanto riguarda l'esito della classifica. La 488 #27 di Fisichella è infatti stata in grado di uscire per prima dalla corsia box, con Liang che nel frattempo ha fatto da "tappo" ai suoi inseguitori con la Huracan ereditata da Giammaria. Il cinese si è dimostrato ben lontano dai tempi del suo compagno di equipaggio, sfilando pian piano in coda al gruppo di testa. Nel frattempo, quando le prime due posizioni sembravano ben salde, una foratura ha colto di sorpresa proprio la Ferrari Easy Race di Fontana, che con un'escursione all'Arrabbiata 2 ha compromesso una gara fin li davvero molto consistente. La battaglia per la piazza d'onore è stata così vivacizzata dal bel confronto tra Bar Baruch, bravo a risalire con l'Audi dopo lo stint del più esperto Fassler e da Vito Postiglione, con la Lambo di Imperiale. Alla fine, dopo diversi tentativi di attacco, è stato il giovane israeliano ad avere la meglio sotto la bandiera a scacchi, epilogo poi stravolto al termine della corsa in seguito ad una penalità di due secondi inflitta al pilota Audi. In questo modo Postiglione-Venturini hanno conquistato la seconda piazza dietro alla Ferrari di Fisichella-Gai (doppio podio). La quarta posizione è stata appannaggio dei vincitori del sabato Krohn-Comandini, che non sono riusciti a ripetere le prestazioni di gara-1; in chiusura della top five la Lambo di Petricorse di Palma-Barri. In Super GT Cup bel successo di Galbiati-Cenedese con la Lambo di Antonelli, mentre nella Cup Sauto-Pisani hanno fatto loro una sonora doppietta.

Al termine del quarto appuntamento la classifica del Campionato Italiano GT vede Stefano Gai in testa con 95 punti, otto in più rispetto a Bar Baruch. A -14 dalla vetta ci sono invece Zampieri-Altoè. Il tricolore GT tornerà per la sua seconda parte di stagione nel weekend del 7-9 settembre sulla pista di Vallelunga.

Alessio Sambruna