Non sono mancati i colpi di scena nel corso della Feature Race della Gp2 a Sochi. Dopo una regolare partenza, infatti, sono bastate poche centinaia di metri per far interrompere la corsa a causa di due incidenti avvenuti praticamente nello stesso momento: il primo ha coinvolto Artem Markelov, Sergio Canamasas e Marlon Stockinger, mentre il secondo ha interessato Jordan King, finito a muro qualche istante più tardi. A causa dei problemi di visibilità poi, dovuti all’arrivo della sera, la corsa è stata portata da 28 a 15 giri, riducendosi di fatto ad una Sprint Race, ma con pit stop obbligatorio, complicando quindi la vita alle diverse squadre. Quando finalmente si è ripreso a correre a prendere il largo ci ha pensato Alex Lynn, che ha poi buttato via una vittoria con un errore che lo ha addirittura portato al ritiro, lasciando dunque ad Alexander Rossi il via libera verso un successo comunque meritato, davanti a Pierre Gasly e Stoffel Vandoorne, il quale vede il titolo sempre più vicino nonostante il trionfo del suo diretto inseguitore. Appena fuori dal podio l’idolo di casa Sergey Sirotkin, autore di una bella rimonta dalla decima posizione, seguito da Rio Haryanto e Raffaele Marciello, che conquista comunque punti importanti per la classifica. Settimo Richie Stanaway, che fa meglio di Arthur Pic ottavo, e di Dean Stoneman, nono al debutto nella categoria. Chiude la top ten Nobuharu Matsushita, il quale dunque porta anche la seconda ART Grand Prix tra i primi dieci.

Cronaca. Lynn scatta bene dal palo, mentre Vandoorne al suo fianco scatta male e perde alcune posizioni. Alla prima staccata Markelov finisce lungo e nel rientrare in pista urta con la posteriore sinistra contro le barriere: la ruota rimbalza pericolosamente in pista ed il russo si tocca con Canamasas coinvolgendo anche Stockinger. pochi metri più in là King finisce violentemente contro le protezioni nella velocissima curva 3, causando l’ingresso della safety car. La situazione diventa però difficile da gestire con le vetture in pista, anche per i danni riportati dalle barriere, quindi viene esposta la bandiera rossa. Le condizioni di visibilità intanto tendono a diminuire per l'incombere dell'oscurità, dunque la corsa viene accorciata a 15 giri: ben 13 in meno del previsto. Si riprende quindi con il gruppo alle spalle della safety car, la quale rientra dopo un solo giro ai box. Alla ripartenza Lynn cerca di prendere subito il largo su Rossi, mentre poco più dietro il pilota di casa Sirotkin recupera due posizioni, portandosi alle spalle di Vandoorne. Al sesto passaggio Lynn effettua subito la sua sosta ai box, mentre Marciello si riprende la posizione su Sirotkin ed al comando passa Rossi. Il pilota della Racing Engineering quando effettua il pit stop si ritrova davanti al pilota DAMS, ma poi viene nuovamente superato dall’inglese. A tre giri dal termine Lynn si appoggia al muro rompendo la sospensione anteriore sinistra, essendo dunque costretto al ritiro. In seguito ai pit stop Rossi si ritrovaprimo davanti a Gasly e Vandoorne, il quale però ha gomme più fresche rispetto ai primi due e alla fine si deve accontentare del gradino più basso del podio e del giro più veloce. Ormai all’imbrunire vince dunque Alexander Rossi davanti a Pierre Gasly e allo stesso Vandoorne, ormai ad un passo dal titolo.

Classifica piloti:

1. Vandoorne 269.5; 2. Rossi 165.5; 3. Sirotkin 121; 4. Haryanto 114; 5. Lynn 90; 6. Evans 89 7. Gasly 74; 8. Marciello 64; 9. Pic 59; 10. Matsushita 48.5

Carlo Luciani