Lewis Hamilton: voto 10. Ancora un altro weekend perfetto. Lui da solo, là davanti, irraggiungibile anche per il compagno di squadra. Gli altri costretti a mangiare la polvere: la sua. Sale a quota 25 vittorie iridate, raggiungendo due mostri sacri del calibro di Jim Clark e Niki Lauda. Altri tempi, è vero: ma Lewis un posto nell'olimpo dei grandi dimostra di meritarlo, eccome.

Fernando Alonso: voto 9. Tira fuori dalla F14T il massimo del potenziale, riportando la Rossa sul podio dopo un inizio di stagione da sorci verdi. E' l'unico, soprattutto al venerdì, a dare l'impressione di riuscire ad impensierire le Mercedes: con la sensazione che ci metta molto del suo.

Daniel Ricciardo: voto 8. Ormai si avvia a diventare la prima guida Red Bull. Situazione a dir poco sorprendente, considerando che lui in teoria avrebbe tutto da imparare da un quattro volte campione del mondo. Eppure si sta conquistando sul campo i galloni da capitano: sopravanzando, gara dopo gara, il più titolato compagno di squadra. L'unico errore del suo weekend riguarda la partenza, con la quale spreca una magnifica prima fila. Un'indecisione che, alla fine, gli costa il podio.

Nico Rosberg: voto 7. Nel Q3 mostra di essere, come si dice in gergo, "impiccato": due errori che gli costano il posto in prima fila accanto al compagno, dovuti semplicemente alla troppa foga. In gara si pone l'obiettivo di mettersi subito a caccia, ma parte male rischiando anche di fare fuori Bottas. Alla lunga recupera la posizione che al momento gli compete: la seconda. La stessa che, continuando di questo passo, presto potrebbe occupare anche in classifica.

Nico Hulkenberg: voto 7. La Force India non vola come in Bahrain, e si vede. Ma lui c'è sempre: zitto zitto, si piazza immediatamente alle spalle dei top team, racimolando altri punti importanti per il campionato. Che lo vede, quasi incredibilmente, in lotta per essere il primo dei "terrestri": chi l'avrebbe mai detto?

Valtteri Bottas: voto 7. Scatta bene al via ma Rosberg lo sperona facendogli perdere alcune posizione. Compie una gara senza acuti portando a casa un prezioso settimo posto, che gli consente di allungare la sua striscia positiva di questo inizio di stagione.

Daniil Kvyat: voto 7. Bravo, bravo, bravo. Terza gara su quattro a punti, condita da una prestazione ancora convincente e concreta. Con una chicca, forse sfuggita ai più: lo splendido sorpasso all'esterno sul compagno Vergne durante il primo giro. Alla faccia dei timori reverenziali.

Felipe Massa: voto 7. Scatta come una molla allo spegnimento dei semafori, ma si ritrova stretto a sandwich tra Ricciardo ed Alonso, rischiando anche un bel patatrac. La sua gara è poi compromessa dal guaio al pit-stop, ma merita comunque un bel voto perché complessivamente più veloce di Bottas nel week-end, sia in prova che in gara.

Romain Grosjean: voto 7. Riesce nell'impresa di portare la Lotus nei primi dieci in qualifica, poi in gara si mantiene in zona punti fino a quando il cambio non lo pianta in asso. La macchina ormai lo ha abbandonato, ma il talento è rimasto intatto.

Sebastian Vettel: voto 6. Dov'è finito il super-campione che fino allo scorso anno strapazzava tutti, in primis il proprio compagno di squadra? D'accordo, Ricciardo non è Webber, ma così facendo tutte le chiacchere sulle sue reali capacità non possono che tornare a galla. E' davvero un fuoriclasse o anche lui ha dei punti deboli? In questo inizio 2014, di certo non sta mostrando il suo lato migliore: ed il nervosismo è ormai evidente.

Sergio Perez: voto 6. Torna ad indossare i soliti panni, ovvero quelli di chi le prende dal compagno di squadra. Se non altro, pur non nella giornata migliore della Force India, riesce a portare a casa due punticini. Peccato, perché forse il podio del Bahrain gli aveva fatto venire l'acquolina in bocca.

Max Chilton: voto 6. E con questa sono ventitré. Parliamo delle gare consecutive portate a termine, mica una roba così semplice. Peccato che la Marussia, oltre che affidabile è poco altro. Ma lui spicca con un bel tredicesimo miglior tempo in gara.

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