Ancora un dominio incontrastato di Lewis Hamilton, che a Spa conquista il sesto successo stagionale portando a +28 il proprio vantaggio in classifica nei confronti di Nico Rosberg. Il campione del mondo in carica non ha lasciato scampo al compagno-rivale il quale, complice una partenza poco felice, ha inseguito vanamente il britannico per tutta la gara senza mai riuscire ad impensierirlo nella lotta per la vittoria.

Esulta dunque Hamilton, che ancora una volta si è dimostrato una spanna sopra i rivali, nella giornata in cui la Ferrari vede sfumare un podio in extremis per lo scoppio dello pneumatico verificatosi sulla monoposto di Vettel al penultimo giro. Una disavventura che ha permesso alla Lotus e a Romain Grosjean di potersi gustare lo champagne a fine gara dopo una lunga astinenza, al termine di una gara che ha messo in evidenza il talento di due giovani piloti come Daniil Kvyat e Max Verstappen, autori di sorpassi fenomenali sulla pista più insidiosa del Mondiale.

Il Gran Premio del Belgio ha comunque evidenziato nuovamente la superiorità disarmante delle due Mercedes e delle Power Unit realizzate dalla casa tedesca, con cinque monoposto spinte dal propulsore teutonico piazzatesi al traguardo nei primi sei posti. Ma l'argomento che ha fatto più discutere nell'immediato dopo-gara è stato inevitabilmente legato alla disavventura di cui è stato protagonista Sebastian Vettel, il quale a pochi chilometri dal traguardo ha visto dechappare la gomma posteriore destra mentre occupava la terza piazza. Il tedesco ha dovuto così dire addio ai propri sogni di gloria, dopo una gara in rimonta basata su una strategia ad un'unica sosta. Un fattore che potrebbe aver giocato un ruolo tutt'altro che secondario nello scoppio dello pneumatico, così come sottolineato da Pirelli, che attraverso Paul Hembery ha fatto sapere di attribuire esclusivamente al degrado un simile episodio. Sfortuna e rabbia per Vettel, di certo non nascosta dal tedesco nelle dichiarazioni a caldo, ma anche un sospiro di sollievo visto che se lo scoppio fosse avvenuto qualche centinaio di metri prima (ovvero durante la percorrenza dell'Eau Rouge) le conseguenze sarebbero potute essere ben peggiori. In ogni caso, la Ferrari si può consolare con il settimo posto di Raikkonen, guadagnato al termine di una prestazione gagliarda che lo ha visto scattare dalla 16° piazza (dopo la penalità inflittagli per la sostituzione del cambio) e soprattutto con una Power Unit avente già parecchi chilometri alle spalle. La pista di Spa ha portato comunque alla ribalta scuderie che sino a questo punto del campionato non erano riuscite a togliersi troppe soddisfazioni: detto della Lotus, da sottolineare anche la grande prestazione di Sergio Perez, giunto quinto dopo aver conteso addirittura la leadership a Hamilton nel corso del primo giro. Grande anche il quarto posto di Daniil Kvyat, particolarmente efficace nella rimonta finale in una giornata che ha visto l'altro pilota Red Bull, Daniel Ricciardo, costretto al ritiro. Decisamente in ombra la Williams, con Massa solo sesto e Bottas addirittura nono, dopo aver dovuto scontare un drive-trough in seguito ad un incredibile errore del box che ha montato al finlandese per errore una copertura Medium anzichè Soft in occasione della prima sosta. In grande evidenza anche Max Verstappen, autore forse del sorpasso più bello del Mondiale quando ha affiancato Nasr all'esterno del curvone Blanchimont, per poi infilarlo con una decisa staccata alla Bus Stop. A chiudere la zona punti si è piazzato Ericsson davanti al compagno Nasr, mentre decisamente staccate e lontane sono giunte McLaren e Manor.

La gara. Poco prima del via si verifica un problema sulla vettura di Hulkenberg, il quale rimane fermo sulla propria piazzola obbligando la Direzione Gara a far svolgere un ulteriore giro di formazione. Al termine di quest'ultimo, anche la Toro Rosso di Sainz rientra ai box, alle prese con evidenti problemi sulla propria vettura. Con sole 18 vetture sulla griglia scatta quindi il Gran Premio, con Hamilton che mantiene il comando, Rosberg che fa pattinare le ruote e Ricciardo che è autore di un super-scatto dalla quinta piazza. Perez si mette subito in scia del leader della gara, lo affianca in fondo al rettilineo del Kemmel, lo affianca ma non riesce a completare l'attacco. Alle loro spalle Ricciardo, Bottas, Rosberg, Vettel e le due Lotus. Rosberg si porta subito all'attacco del finlandese della Williams e lo supera con una staccata decisa alla Bus Stop. Pochi metri più avanti, Bottas arriva lungo alla Source e viene scavalcato da Vettel, il quale tenta anche di affiancare Rosberg. Maldonado è costretto al ritiro per un'improvvisa perdita di potenza sulla propria monoposto, mentre Sainz rientra in gara seppur staccato di due giri. Mentre davanti Hamilton aumenta il proprio margine su Perez, Ericsson è costretto a cedere la nona piazza a Kvyat, prima di doversi arrendere anche alla rimonta di Verstappen e Raikkonen. Il russo della Red Bull scavalca Massa con una grande manovra a Les Combes, mentre Ricciardo è il primo dei big ad effettuare la sosta dopo soli otto giri, passando alle Medium. La scelta risulta azzeccata, visto che Perez dopo la propria sosta rientra in pista alle spalle dell'australiano. Valzer di pit-stop, con Bottas che incredibilmente rientra in pista con tre gomme Soft e una Medium alla posteriore destra: un grossolano errore da parte del box Williams, che costerà al finlandese un drive-through che ne comprometterà la gara. Nell'11° passaggio capolavoro di Verstappen, che affianca all'esterno Nasr nel velocissimo curvone di Blanchimont, prima di completare la manovra di sorpasso nella successiva staccata della Bus Stop. Pit stop anche per i due piloti Mercedes nei giri 13 e 14, con entrambi che passano alla mescola più dura. La stessa scelta viene adottata poco più tardi anche da Vettel, il quale rientra in sesta posizione. Rosberg tenta di ricucire il gap che lo separa da Hamilton, mentre alle loro spalle è battaglia tra Grosjean e Ricciardo per la quarta posizione. L'australiano è però costretto ad alzare bandiera bianca, quando rallenta improvvisamente all'ultima chicane abbandonando la propria vettura lungo il rettifilo dei box. Interviene così la Virtual Safety Car che neutralizza i distacchi, anche se Hamilton lamenta via radio l'avvicinamento della vettura gemella di Rosberg. Solo i due della Mercedes, Vettel e Kvyat non approfittano della VSC per effettuare la seconda sosta. Al restart Raikkonen scavalca Massa, mentre nubi minacciose si addensano sul circuito belga. Al 28° passaggio Kvyat monta le gomme Soft per lo stint finale, mentre la Ferrari mantiene comodamente la terza posizione iniziando a pensare di non effettuare più alcuna sosta, pensando anche all'eventualità pioggia. Nel giro di poche tornate, Kvyat scavalca Bottas e Verstappen, quindi Massa ed infine Perez. Vettel si ritrova nel finale Grosjean alle calcagna, ma sembra poter gestire il vantaggio sul francese della Lotus, sino a quando nel corso del penultimo giro esplode lo pneumatico posteriore destro sulla Ferrari, lasciando il via libera al proprio inseguitore verso il terzo gradino del podio. Hamilton conquista il sesto successo stagionale con un margine di 2" su Rosberg, quindi Grosjean, Kvyat, Perez, Massa, Raikkonen, Verstappen, Bottas ed Ericcson a chiudere la top ten.

Marco Privitera

 

 

Gp Belgio 2015 - Classifica finale:

1. Lewis Hamilton (Mercedes W06) - 43 giri
2. Nico Rosberg (Mercedes W06) - 2"058
3. Romain Grosjean (Lotus E23-Mercedes) - 37"988
4. Daniil Kvyat (Red Bull RB11-Renault) - 45"692
5. Sergio Perez (Force India VJM07-Mercedes) - 53"997
6. Felipe Massa (Williams FW37-Mercedes) - 55"283
7. Kimi Raikkonen (Ferrari SF15-T) - 55"703
8. Max Verstappen (Toro Rosso STR10-Renault) - 56"076
9. Valtteri Bottas (Williams FW37-Mercedes) - 1'01"040
10. Marcus Ericsson (Sauber C34-Ferrari) - 1'31"234
11. Felipe Nasr (Sauber C34-Ferrari) - 1'42"311
12. Sebastian Vettel (Ferrari SF15-T) - 1 giro
13. Fernando Alonso (McLaren MP4/30-Honda) - 1 giro
14. Jenson Button (McLaren MP4/30-Honda) - 1 giro
15. Roberto Merhi (Manor 04-Ferrari) - 1 giro
16. Will Stevens (Manor 04-Ferrari) - 1 giro

Classifica piloti:

1.Hamilton 227; 2.Rosberg 199; 3.Vettel 160; 4.Raikkonen, Massa 82; 6.Bottas 79; 7.Kvyat 57; 8.Ricciardo 51; 9.Grosjean 38; 10.Verstappen 26; 11.Perez 25; 12.Hulkenberg 24; 12.Nasr 16; 14.Maldonado 12; 15.Alonso 11; 16.Sainz 9; 17.Ericsson 7; Button 6.

Classifica costruttori:

1.Mercedes 426; 2.Ferrari 242; 3.Williams-Mercedes 161; 4.Red Bull-Renault 108; 5.Lotus-Mercedes 50; 6.Force India-Mercedes 49; 7.Toro Rosso-Renault 35; 7.Sauber-Ferrari 23; 9.McLaren-Honda 17.

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