Prima gara dell'anno, primi dati importanti per i team, e primi dati fondamentali anche per la Pirelli, che al termine del Gp d'Australia può ritenersi soddisfatta del lavoro svolto e fiduciosa per il prosieguo del Mondiale. La principale nota di rilievo riguarda la notevole riduzione del consumo delle gomme, sia in termini di blistering che di graining, con conseguente diminuizione di marbles (detriti prodotti dal consumo degli pneumatici).

Considerando, inoltre, che le temperature dell'asfalto a Melbourne non hanno superato i 27oC (quindi non troppo alte), questi dati sono molto positivi in quanto il fenomeno del graining solitamente è molto più accentuato quando le temperature non sono elevate.
Positivo anche il fatto che i piloti che hanno concluso la gara abbiano optato per una strategia a due soste, fatta eccezione per Perez (3 soste) e per Sutil (1 sosta). Tralasciando Vettel e Gutierrez, partiti con gomma medium, è stata comune anche la scelta di iniziare il Gp con la gomma soft, che in Australia però si è dimostrata più prestazionale soltanto di un decimo di secondo: 1m32.568s per Bottas su gomma medium contro 1m32.478s per Rosberg su gomma soft sono infatti stati i giri più veloci della domenica. Da segnalare, infine, che tutti i primi 10 piloti hanno utilizzato la strategia soft-soft-medium, con la sola eccezione di Daniil Kvyat che ha optato per una strategia soft-medium-soft, finendo la gara in decima posizione.
Buone le sensazioni avvertite da parte del Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, che ha dichiarato:“Siamo molto soddisfatti delle prestazioni dei nostri pneumatici nella prima gara dell’anno. L’abbassamento della temperatura ha causato un po’ di graining sulla gomma anteriore sinistra di qualche vettura, ma non è stato severo nè ha avuto effetti sulla lunghezza degli stint. Nella maggior parte dei casi, il graining è scomparso dopo qualche giro. Gli pneumatici medi, largamente usati alla fine della gara, hanno praticamente coperto la metà della distanza totale, eseguendo un’ottima prestazione. Ovviamente, i team devono affrontare tutti le stesse sfide e siamo ancora all’inizio della stagione; gli ingegneri devono lavorare per massimizzare il pacchetto telaio-pneumatici”.

Carlo Luciani

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