Nata nel 1981, la Formula SAE è una competizione fra studenti universitari; l'idea di base è che un'azienda del settore ingaggi il team affinché realizzi un prototipo di auto da corsa con determinate caratteristiche: deve rivelarsi adatta per essere guidata da piloti non professionisti, e prodotta seguendo determinati vincoli tecnici ed economici.
Ogni team di studenti deve progettare, costruire, testare e promuovere il prototipo, il quale viene valutato tramite otto tipologie di prove, che spaziano dalle performance, al design, alla pubblicizzazione ed alla presentazione del veicolo stesso.
Vince il team che è riuscito a totalizzare la maggioranza dei punti ad ogni singolo evento; è prevista la messa in gara di vetture sia a combustione interna che a trazione solamente elettrica, mentre è prevista anche una categoria dedicata unicamente alla valutazione progettuale, che non prevede la presentazione di un prototipo marciante.
L'evento italiano vedrà la partecipazione di oltre 2.600 studenti in rappresentanza di 70 diversi atenei per un totale di 81 team universitari, di cui 60 europei (18 italiani) e 21 extra-europei.

Per spiegarci come si svolge, quali sforzi comporta e quali riscontri può dare questa competizione, ci siamo rivolti all’E-Team Squadra Corse (la squadra dell'Università di Pisa), ed in particolare a Sara Camillo, responsabile Media e Sponsor del team pisano:

Da chi e com’è nata l'idea di partecipare alla Formula SAE?

Il progetto prende vita alla fine del 2007 in occasione della 4ª edizione della Formula SAE Italy ad opera di un gruppo di studenti e dottorandi della ex Facoltà di Ingegneria, sotto la supervisione del prof. Emilio Vitale, allora preside della Facoltà di Ingegneria, e del prof. Massimo Guiggiani, allora presidente del Corso di Laurea di Ingegneria dei Veicoli Terrestri.
Nel corso degli anni l’E-Team Squadra Corse ha preso parte a 15 competizioni internazionali e l’obiettivo permanente della squadra è quello di prendere parte ad almeno due eventi ogni anno.

Cos’è per voi la Formula SAE?

La Formula SAE è un’opportunità di crescita personale e professionale. In particolare ci consente di applicare le nozioni teoriche apprese sui libri e nelle aule, di scontrarci con vincoli e problemi pratici, di collaborare con numerose aziende sponsor e fornitrici, tutto basato su un grande lavoro di squadra. Tutto ciò ci permette di presentarci sul mondo del lavoro sicuramente molto più preparati di altri studenti che non hanno avuto l’opportunità di fare questo tipo di esperienza.

Il team da quante persone è composto? Come sono suddivisi gli incarichi?

Attualmente il team è composto da circa 70 membri, provenienti da diversi Dipartimenti dell’Università di Pisa; data la varietà di competenze richieste dalle competizioni di Formula SAE, l’attività dell’E-Team Squadra Corse si configura come formativa per molti ambiti di studio, in particolare per quello ingegneristico ed economico.
Per gestire un gruppo così vario e numeroso è fondamentale l’organizzazione: nel corso degli anni la squadra ha assunto un’impronta aziendale, è quindi suddivisa in due macroaree, quella gestionale e quella tecnica, le quali sono a loro volta composte da più settori, ciascuno coordinato da un responsabile; tutti i componenti devono essere studenti, compresi i piloti, e questa esperienza viene fatta in parallelo agli studi universitari.

C’è un coinvolgimento diretto da parte dell’università?

L’Università di Pisa è il nostro primo sostenitore; ci supporta dal punto di vista economico, fornendoci un budget annuale per la realizzazione del prototipo; ci mette a disposizione strutture, macchinari fondamentali per portare avanti il progetto. Naturalmente ci supporta anche dal punto di vista accademico, con il contributo di docenti e dottorandi.

Come nasce una vettura per la Formula SAE e quante ore impiegate per le singole fasi, dalla progettazione alla messa in pista?

Una vettura di formula SAE nasce da un foglio bianco: ogni anno ad ottobre riparte una nuova stagione. I ragazzi iniziano la progettazione del nuovo prototipo, pezzo per pezzo, seguendo strettamente il regolamento appena emanato dall’organizzazione (la gara tedesca fa da riferimento per le gare europee) che li occuperà per gran parte dei mesi invernali.
Conclusa la fase progettuale, si inizia la realizzazione dei primi componenti ed entriamo quindi nella fase di assemblaggio. La vettura sarà pronta per il mese di maggio; il tempo rimanente da qui alle gare, che solitamente si svolgono nel periodo Luglio/Agosto, è interamente dedicato ai test, momento delicato di verifica della bontà dei progetti.

Vi appoggiate a ditte esterne o fate tutto nei vostri laboratori?

Molti dei pezzi vengono realizzati internamente nei laboratori dell’Università, ma ci avvaliamo anche del supporto di numerose aziende del territorio che ci supportano con sponsorizzazioni tecniche, cioè con forniture di materiali o lavorazioni. Gli sponsor sono fondamentali per concludere il progetto, cerchiamo di ripagarli tramite visibilità sui nostri canali social ed agli eventi a cui partecipiamo.

A tal proposito: riuscite a coinvolgere le aziende, o sponsor, nel vostro progetto?

Le aziende sponsor sono fondamentali per portare a termine il nostro progetto. In particolare, al nostro budget si sommano i contributi dei nostri sponsor tecnici che tramite lavorazioni o forniture di materiali contribuiscono allo sviluppo della monoposto. Abbiamo quindi creato un sistema di gestione degli sponsor, cercando di ripagarli in base all’apporto fornito con diversi livelli di visibilità. Offriamo in cambio spazi sui nostri social, sulla nostra monoposto e abbigliamento di squadra nonché collaborazioni su utilizzi di tecnologie.

C’è un budget prefissato per la realizzazione della monoposto, e a quanto si aggira indicativamente il vostro?

Ogni anno l’Università stanzia dei fondi, dai quali partiamo per progettare tutta la stagione. Ogni squadra è libera di impiegare i fondi che ritiene necessari. Naturalmente il nostro scopo è quello di creare una monoposto conforme al regolamento, cercando di massimizzare le prestazioni con le risorse a disposizione.

Che tecnologie, software o hardware, e che materiali utilizzate per la realizzazione del progetto?

Partendo dall’aereodinamica utilizziamo software per simulazioni CFD come Star, su macchine apposite fornite dall’Università. Tra i materiali Carbonio in prepreg, sia semplice che utilizzato per costituire materiali sandwich con anima in honeycomb di materiale aramidico, kevlar, stampa 3D in ABS e PLA, alluminio.
Per quanto riguarda il settore Autotelaio, utilizziamo Acciaio AISI 4130, Ergal per la realizzazione dei pezzi in alluminio leggeri, il tutto progettato con il supporto di software quali Solidworks, Ansys, Adams, Dymola.

Qual è stato il vostro risultato migliore e qual è l'obiettivo annuale?

Gli ultimi anni sono stati ricchi di successi negli eventi statici. Nel 2015 il Team si è aggiudicato la vittoria della classe 3 nella Formula SAE Italy; nel 2016 si è aggiudicato il premio per il miglior business plan sia nella Formula SAE Italy sia nella Formula Student Hungary, sbaragliando la concorrenza di oltre 70 team Universitari provenienti da tutta Europa e non solo.

Quali sono gli avversari che temete di più e perché?

Storicamente gli avversari più preparati sono i team tedeschi, che grazie soprattutto al supporto di grandi case automobilistiche e aziende leader nel settore dell’automotive, si presentano alle gare sempre molto competitivi e al meglio della loro forma.

Quali sono i ritorni mediatici e lavorativi che ottenete dalla vostra partecipazione? Vale la pena investire nella Formula SAE?

Il progetto ci mette costantemente in contatto con aziende del settore e del territorio; questo significa imparare a rapportarci con il mondo aziendale e con i professionisti del settore. Le gare rappresentano un momento di confronto con altri studenti universitari provenienti da tutto il mondo, occasione unica di scambio di opinioni e idee.
Le gare sono organizzate dai più importanti players del settore automotive, i giudici sono uomini di azienda affermati; le grandi aziende di automotive mettono sempre più spesso tra i requisiti richiesti per le assunzioni, un’esperienza maturata nell’ambito della formula student.

A quante gare partecipate ogni anno?

Cerchiamo di partecipare ad almeno due gare all’ anno. Quest’anno parteciperemo sempre alla tappa italiana Formula SAE Italy 2017 che si svolgerà come ogni anno a Varano de' Melegari, dal 19 al 23 Luglio, ma soprattutto saremo presenti alla tappa tedesca Formula Student Germany dall'8 al 13 Agosto. Quest’ ultima prevede un rigoroso test di ingresso ed è la più importante a livello europeo; siamo orgogliosi di poter annunciare la nostra partecipazione tra i 60 team in gara, sugli oltre 200 che hanno sostenuto il test di accesso.

Per seguire l’avventura di tutti i ragazzi dell’E-Team Squadra Corse è possibile seguire il sito internet www.eteamsquadracorse.it e i canali social Facebook ed Instagram.

Michele Montesano

 

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