Proprio qui, infatti, il CEO della serie Alejandro Agag ed il Presidente FIA Jean Todt, con l’aiuto di un braccio meccanico messo a disposizione dal title sponsor ABB, hanno tolto i veli a quella che sarà, sotto molti aspetti, la monoposto della “maturità” per il campionato full electric e la massima espressione della tecnologia “verde” applicata al motorsport. Si tratta di un progetto nato, innanzitutto, attorno all’obiettivo di duplicare la durata dell’utilizzo del pacco batteria ideato dalla McLaren Applied Technologies; questo permetterà, sin da subito, l’estinzione del cambio vettura a metà gara che ha determinato, nella stagione in corso, spiacevoli infortuni ai danni degli uomini ai box.

In secondo luogo, la nuova “Gen2” offrirà, al netto di un peso maggiorato (che passa da 880 a 900kg) una potenza decisamente maggiore, capace di esprimere in condizioni di qualifica ben 250kw, ossia l’equivalente di 335cv, mentre in condizioni da gara 200kw, che corrispondono a circa 270cv. La velocità massima consentita è automaticamente aumentata, salendo a 280km/h. “E’ incredibile osservare i progressi fatti in soli quattro anni, raddoppiare la durata delle batterie in gara ed incrementare la potenza è un risultato fantastico”, ha sottolineato il Presidente della FIA Jean Todt. “Con il supporto di così tanti Costruttori, la Formula E continuerà a portare avanti lo sviluppo della tecnologia applicata ai veicoli elettrici, e questa monoposto è una pietra miliare in tale percorso”.

Ma la nuova monoposto di Formula E non è solo migliore; è anche più emozionante, specialmente sul piano dell’estetica. Lunga 5160mm, larga 1770mm ed alta circa un metro, con un passo di 3metri e 10cm, ha le proporzioni giuste per accelerare da 0 a 100 in meno di 3 secondi, ma anche il fascino di una creatura “aliena”, futurista e futuribile. Tra l’altro, il colpo d’occhio finale è apparso decisamente più proporzionato rispetto ai render di qualche settimana fa. "E’ la prima volta che vedo la vettura nella sua interezza e la trovo, se possibile, ancor più elegante e spettacolare. Partendo da un foglio bianco e puntando sull’estetica non si poteva che produrre questo design”, ha aggiunto Alejandro Agag, fondatore e CEO della serie. “Quest’auto differenzia la Formula E da qualsiasi altra categoria di monoposto esistente oggi. Quando la gente vedrà la Gen2, la assocerà immediatamente alla Formula E, la assocerà al futuro”. Completamente rinnovate sono anche le “scarpe” che indosserà la nuova “Batmobile”, al debutto nella stagione 2018/2019, perché Michelin, fornitore unico degli pneumatici, ha ideato gomme più leggere e capaci di una minore resistenza all’avanzamento.

L’Italia è presente nel progetto “Gen2”, attraverso la collaborazione con Dallara e per il tramite della componentistica frenante, realizzata in esclusiva da Brembo. In contemporanea alla presentazione della monoposto di Formula E, Nissan ha deciso di mostrare una sua personale rielaborazione estetica della vettura, in ragione del fatto che la Casa giapponese sarà direttamente coinvolta nel campionato di Formula E 2018/2019 come new entry, andando a sostituire l’attuale team Renault e-Dams. Il reparto motorsport Nismo ha colorato le linee della monoposto elettrica del futuro con una forte presenza di argento e nero, mentre dipinti di rosso appaiono solo i cerchi da 18”, il profilo dell’alettone anteriore e la zona inferiore dei passaruota.

Andrea Badiali

 

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