Il quarto round della nona stagione di Formula E ha visto le monoposto del campionato full-electric sul nuovo tracciato di Hyderabad (India), dove Vergne e la DS Penske hanno fermato il filotto di risultati Porsche.

Le prime tre gare

Le prime tre gare della stagione avevano visto protagoniste le scuderie spinte da power-train Porsche, con Wehrlein e Dennis a spartirsi le prime due posizioni di questi appuntamenti. Porsche pareva dotata di una migliore efficienza, così come di una migliore prestazione nei tratti più lenti. Le analisi riconducevano questa supremazia proprio all'unità motrice che, dopo i test pre-season non eccezionali, aveva trovato la quadratura del cerchio nell'utilizzo.

D'altro canto nei primi tre ePrix la DS Penske, dotata di un power-train che aveva fatto vedere buone prestazioni nei test, non aveva raccolto granché. La scuderia gode anche dell'apporto della coppia di piloti più interessante del lotto (Vergne e Vandoorne) e i numeri, la miseria di sette punti complessivi, lasciavano più di un punto di domanda sull'operato e le prospettive di stagione della compagine.

Hyderabad novità

Alcuni tecnici della Porsche, tuttavia, avevano sottolineato come le prime tre gare (in cui Wehrlein aveva raccolto due primi posti e un secondo posto) avessero avuto come denominatore comune la conoscenza pregressa dei tracciati. In base all'esperienza passata, sottolineavano, alla Porsche avevano deliberato assetti migliori, sfruttati molto bene dal pilota tedesco.

Il tracciato di Hyderabad, sede del quarto round del campionato di Formula E, costituiva una novità per tutti in calendario e molti addetti ai lavori pensavano ad un rimescolamento delle carte in tavola. Effettivamente i fatti hanno provato la teoria e alla fine proprio la DS Penske, accreditata di un buon pacchetto ad inizio campionato, ha portato a casa la vittoria con Vergne.

Certamente gli eventi di gara hanno aiutato il francese, che però non ha avuto vita facile. La monoposto, con il suo bilanciamento e una discreta efficienza, ha comunque aiuto Vergne a fare le spalle larghe nelle fasi clou della gara, quando la prima posizione era stata messa in discussione.

I numeri della classifica

DS Penske porta a casa dall'India un totale di 29 punti, facendo meglio di appena due lunghezze sulla Porsche, che vede Da Costa terzo e Wehrlein quarto. Il tedesco supera piuttosto bene i problemi innescati dal brutto incidente di venerdì per cui si sospetta che la causa sia un problema di software nella catena di trasmissione di informazioni tra gli organi della monoposto verso i LED. Se il sospetto dovesse trovare conferma, bisognerà analizzare la problematica piuttosto seriamente, inserendola, se necessario, in un discorso più ampio di sicurezza delle Gen 3.

In ogni caso, considerando lo zero di Dennis, Wehrlein allunga di dodici lunghezze la propria leadership in campionato. Dietro il duo di testa in campionato, Vergne balza in terza posizione, ma la differenza tra gli ottanta punti del tedesco e i trentuno del francese mette Pascal nella posizione di chi in questo ePrix ha comunque guadagnato pur non vincendo. La chiave per la vittoria potrebbe risultare proprio la costanza di risultati dopo l'exploit inziale.

Luca Colombo