La gara. Alla partenza Rosenqvist scavalca subito il poleman Bird. Alle spalle dei primi due si verificano vari contatti alla staccata del rettifilo principale: tra i piloti coinvolti alla prima curva figura Jean-Eric Vergne, che poco dopo (giro 3) deve passare dai box per sostituire una parte della carenatura posteriore rientrando in fondo al gruppo. Dopo i primi giri di assestamento, nel corsa della settima tornata Di Grassi effettua un grande sorpasso su Engel, con quest’ultimo che effettua una sosta dopo un contatto con le barriere. Nello stesso giro Evans va lungo ed è costretto al ritiro. Il kappaò della Jaguar del neozelandese costringe la direzione gara a neutralizzare l’ePrix mediante il Full Course Yellow. Alla ripartenza (giro 9) Rosenqvist mantiene la leadership, con Bird subito minaccioso alle sue spalle.

All’11° passaggio l’attacco di Bird va a buon fine su Rosenqvist che, a sua volta, è incalzato dal teammate Heidfeld. Le due Mahindra iniziano a guadagnare terreno sulla concorrenza, mentre Vergne continua a spingere per tentare di risalire la classifica. Nel frattempo Di Grassi mette a segno i sorpassi ai danni di Dillmann e Turvey che gli permettono di salire al 5° posto. La corsa subisce una nuova neutralizzazione al giro 21, complice il problema verificatosi sulla Virgin di Lynn – autore ieri della pole – che deve ritirarsi, con la monoposto americana rimasta ferma in pista. Approfittando dello stop dell’inglese, molti dei top rientrano ai box per effettuare il cambio macchina tra cui Rosenqvist, Heidfeld, Gasly, Di Grassi e Prost. Poi tocca al leader Bird e successivamente alle Techeetah di Vergne e Sarrazin che sprofondano rispettivamente in 16ma e 15ma posizione. Posticipato anche il cambio vettura da parte di Frijns che guadagna, momentaneamente, la posizione su Di Grassi.

Nelle ultime posizioni valide per i punti non si risparmiano duelli, come quello che vede protagonisti Da Costa e Duvall (33° giro), con quest’ultimo – poi penalizzato con un drive through – che ha la meglio sul portoghese costretto al testacoda dopo un contatto con il diretto avversario per la P8. Nell’elenco dei penalizzati finisce anche Prost, reo di non aver rispettato la velocità in regime di Full Course Yellow. Nelle posizioni di vertice c’è l’avvicendamento tra le due Mahindra durante la 34ma tornata: Rosenqvist, in difficoltà con la gestione dell’energia, cede il passo ad Heidfeld che diviene così secondo.

Il tedesco conserva la piazza d’onore fino al penultimo giro, quando gli viene comunicato di ricedere la posizione nuovamente allo svedese. Alle spalle del vincitore Bird, nell’ultimo passaggio di gara, si infiamma la battaglia per il gradino più basso del podio tra Heidfeld e Gasly. Il campione in carica della GP2 sorpassa all’esterno dell’ultima curva la Mahindra del tedesco, ma va a sbattere contro le protezioni danneggiando la propria monoposto e passando quarto sotto la bandiera a scacchi. Segue Di Grassi. Poi Prost, Dillmann, Vergne, riuscito a risalire fino alla zona punti, Frijns e d’Ambrosio che chiude la Top Ten.

Il prossimo e ultimo appuntamento (doppia gara) è in programma in Canada, tra le strade di Montreal, il 29 e 30 luglio. 

Piero Ladisa 

 

{jcomments on}