Domenica 11 giugno 1995. Sul tracciato semi-cittadino di Montreal va in scena la sesta gara del Mondiale. Per il secondo anno consecutivo la lotta per l’iride vede contrapposti Michael Schumacher e Damon Hill, che si presentano all’appuntamento canadese con un distacco di 5 punti in favore del tedesco della Benetton (34 a 29). Nelle qualifiche è proprio il campione del mondo in carica a conquistare la pole position (1:27.661), staccando il rivale di quasi quattro decimi. In seconda fila l’altra Williams, guidata da David Coulthard, che precede la prima delle due Ferrari, quella di Gerhard Berger. Alle spalle dell’austriaco, l’altra monoposto del Cavallino, la numero 27 di Jean Alesi.

Al semaforo verde Schumacher parte molto bene, tenendo dietro le due Williams (Coulthard finisce out per testacoda dopo poche curve) e tornata dopo tornata aumentando il gap nei confronti della concorrenza. Il dominio di Schumacher dura sino al 58° passaggio, giro in cui il pilota della Benetton accusa noie al cambio che lo costringono a rallentare. Il guaio occorso sulla B195 di Schumacher permette ad Alesi, resosi protagonista in precedenza di un ottimo sorpasso ai danni di Hill (nel frattempo ritiratosi al 50° giro per problemi al cambio) di passare in testa. A quel punto, a separare il francese dalla prima vittoria in carriera rimangono soltanto undici giri. Giri di passione, durante i quali il buon Jean non si lascia sopraffare dalla pressione, andando a tagliare il traguardo da leader solitario proprio nel giorno del suo 31° compleanno. Superata la bandiera a scacchi, il francese può dare libero sfogo alla sua gioia a lungo attesa, non risparmiando lacrime di commozione. Durante il giro di rientro ai box è costretto a parcheggiare in pista la propria monoposto, avendola fatta "spegnere come un principiante" per sua stessa ammissione. A vestire i panni del taxista è quindi lo stesso Schumacher (il quale, malgrado il problema al cambio, aveva concluso quinto), che lo fa accomodare sulla carrozzeria della sua Benetton. Posto sulla vettura campione del mondo (solo il destino era a conoscenza che l’anno seguente Alesi e Schumacher si sarebbero scambiati il sedile) il pilota francese completa la parata trionfale tra bandiera francesi, italiane e rosse Ferrari sventolate energicamente dal pubblico, prima di essere onorato dalla squadra. La festa continua sul podio, dove tra il riecheggiare degli inni Alesi si trasforma per pochi attimi in maestro di coro, andando a dirigere la “Marsigliese” e “Fratelli d’Italia”. Dopo la parentesi canadese, la sorte (benevola a Montreal) non avrebbe riservato ad Alesi la possibilità di salire nuovamente sul gradino più alto del podio. Ma quell’11 giugno sarebbe per sempre rimasto scolpito nella memoria degli appassionati.

Piero Ladisa

 

Gran Premio Canada (Montreal) – 11 giugno 1995

Distanza 301.240 km – 69 giri

ORDINE D'ARRIVO

  1. Jean Alesi (Ferrari) 1h44m54.171s
  2. Rubens Barrichello (Jordan-Peugeot) +31.687
  3. Eddie Irvine (Jordan-Peugeot) +33.270
  4. Olivier Panis (Ligier-Mugen-Honda) +36.506
  5. Michael Schumacher (Benetton-Renault) +37.060
  6. Gianni Morbidelli (Footwork-Hart) +1 Giro

Pole Position: Michael Schumacher (Benetton-Renault) 1:27.661

Giro veloce: Michael Schumacher (Benetton-Renault) 1:29.174

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