Alla fine il grande giorno è arrivato: il venerdì che, come di consueto, anticipa la 24 Ore di Le Mans è servito a presentare il nuovo regolamento Hypercar che entrerà in vigore nella Super Stagione 2021/21 del WEC. Dopo vari tentennamenti, retromarce e revisioni alla fine è scaturito il nuovo regolamento Hypercar: leggermente ritoccato rispetto all’originario per cercare di rendere la classe top più fruibile, sia ai costruttori che ai team privati, oltre ad aumentare le presenze nella griglia. Proprio per questo il WEC aprirà le “sue porte” sia ai prototipi che alle hypercar derivate dalle vetture stradali, ma a patto che vengano prodotti almeno 20 esemplari in due anni. L’ACO ha spiegato che il suo obiettivo è di creare una categoria più uniforme ed eterogenea ma, allo stesso tempo, cercare di limitare i costi e la relativa escalation di prestazioni.

L’obiettivo è di mantenere questo regolamento stabile per almeno cinque anni, in modo da favorire l’investimento da parte dei team più piccoli oltre che dai costruttori, da sempre croce e delizia di questa categoria. Andando più nello specifico dal punto di vista tecnico le nuove vetture dovranno pesare minimo 1100 Kg e sviluppare una potenza di circa 750 Cavalli, non sarà obbligatorio dotare le auto con sistemi ibridi e, nel caso lo si voglia fare, questi non dovranno superare la soglia dei 200 KW di potenza: nello specifico se montati sull’asse anteriore i motori elettrici si potranno attivare solo dopo i 120 Km/h. Inoltre i motori endotermici potranno essere derivati dalla produzione o appositamente costruiti per uso racing. Per quanto riguarda il design le forme delle vetture dovranno richiamare le quelle delle omologhe stradali, mentre la progettazione della scocca e sottoscocca sarà completamente libera. Anche dal punto di vista del carburante è previsto un fornitore unico in grado di garantire performance più simili e uniformi fra i vari team. Sarà introdotto un sistema in stile BoP, già utilizzato nella categoria GTE, proprio per cercare di equiparare le performance delle vetture, l’obiettivo fissato è il tempo di percorrenza di un giro del circuito di Le Mans in 3’30”.

La nuova categoria denominata anche Hypersport ha l’obiettivo, secondo il Presidente del FIA Endurance Commission Richard Mille, di rendere la competizione più equa e serrata mantenuto un budget più basso rispetto alle attuali LMP1 e soprattutto controllato nel tempo.

A giudicare dalle prime adesioni formali di Toyota e Aston Martin sembra che il regolamento attiri già le case. Se per la casa nipponica si tratta di continuare il suo programma nel mondo endurance: con un progetto basato sulla GR Super Sport dotata di un sistema ibrido; per l’Aston Martin si tratta di un gradito ritorno: il costruttore inglese farà debuttare nel mondo delle competizioni la sua Valkyrie dotata di un V12 aspirato da 6.5 litri e non è escluso che nel suo impegno agonistico vengano richiamati la Red Bull Advanced Technologies e Adrian Newey nel ruolo di superconsulenti.

Ultima, in ordine di partecipazione, anche la Glickenhaus: il costruttore americano, con base tricolore, ha fatto sapere che dopo la 24 Ore del Nurburgring si focalizzerà sulla prossima vettura che prenderà parte alla 24 Ore di Le Mans del 2020. Mentre la Ford, che terminerà il programma GT proprio in questo weekend, è ancora alla finestra per decidere del suo futuro agonistico.

Michele Montesano