Con la 6 Ore di Spa si avvicina l’atto conclusivo della Super Season 2018/19 del WEC: la tappa belga sarà il penultimo appuntamento prima della 24 Ore di Le Mans e i team sono già focalizzati sulla maratona francese. A destare alta l’attenzione nel penultimo atto saranno le nuove regole in merito al flussometro: nello specifico la strumentazione sarà montata sulle GTE per monitorare i consumi, mentre verrà levato alle LMP1 convenzionali per cercare di avvicinare le loro prestazioni a quelle delle due Toyota.

LMP1 (7 vetture). Favorita per la vittoria assoluta, ancora una volta, la Toyota. Il team giapponese si prensenta in pista con i due equipaggi formati rispettivamente da Mike Conway, Kamui Kobayashi, José Maria Lopez e Sebastien Buemi, Kazuki  Nakajima e Fernando Alonso. Per la prima volta la leadership del team nipponico potrà essere in bilico: sui prototipi a combustione interna verrà eliminato il flussometro, il sensore che controlla e limita costantemente i consumi del carburante, con l’obiettivo di ridurre la differenza prestazionale fra gli LMP1. A mancare all’appello il team DragonSpeed, che purtroppo non schiererà la sua BR1 dopo l’incidente della 1000 Miglia di Sebring. La compagine americana sarà presente a Le Mans dove conta di aver riparato la vettura. Il team Rebellion farà prove aerodinamiche, in configurazione da basso carico, in vista della tappa conclusiva del campionato; mentre rientrerà il ByKolles con la sua Enso motorizzata Gibson dopo aver abbandonato il propulsore Nissan.

LMP2 (8 vetture). La classe cadetta vede il rientrante G Drive Racing, in preparazione di Le Mans, con la new entry Job Van United ad affiancare Roman Rusinov e Jean-Éric Vergne, che dovrà vedersela con il Jackie Chan DC Racing e la SignatechAlpine. Difficilmente gli altri team riusciranno ad intromettersi per la vittoria assoluta anche se la LMP2 è la classe con le performance più livellate e la sorpresa è sempre dietro l’angolo.

LMGTE Pro (10 vetture). Come consuetudine è la classe più numerosa e la più combattuta: a darsi lotta ci saranno due vetture per ogni marchio, ma le favorite restano sempre le Porsche e le prossime pensionande Ford. L’equipaggio Christensen/Estre è saldamente al comando, seguito dall’altra Porsche di Bruni/Lietz; solamente al terzo posto la Ferrari di Calado/Pier Guidi. Da segnalare l’introduzione del flussometro, che in questa categoria avrà solamente la funzione di monitorare la benzina consumata da ogni singola vettura. Molti giocheranno a nascondersi, soprattuto in ottica strategie per Le Mans, con l’obiettivo di cercare agevolazioni nel BoP (Balance of Performance).

LMGTE Am (9 vetture). Anche nella classe più piccola a comandare sono le Porsche, quelle del Dempsey Proton Racing. Da seguire anche le Ferrari, che si sono dimostrate sempre molto competitive. Più staccate le Aston Martin, ormai troppo vecchie e poco competitive.

Programma del weekend:

Giovedì 2 maggio 12.00: Prove Libere 1 (90 minuti) 16.25: Prove Libere 2 (90 minuti)

Venerdì 3 maggio 11.00: Prove Libere 3 (60 minuti) 15.00: Qualifiche LMGTE Pro e Am (25 minuti) 15.35: Qualifiche LMP2 e LMP1 (25 minuti)

Sabato 4 maggio  13.30: Gara (6 ore)

Michele Montesano