Perchè una delle regole basilari del giornalismo è proprio quella: verificare sempre la fonte della notizia. Dopodiché, se qualcuno (contento lui...) vuole tentare di fare il "furbo", basta modificare un po' il senso delle dichiarazioni per renderle più accattivanti, ed il gioco è fatto, dando vita ad un effetto domino che in certi casi può avere una portata davvero globale. Peggio ancora è quando l'aspirante giornalista di turno si limita a riportare gli articoli della stampa estera, attraverso dei malriusciti "copia e incolla" capaci soltanto di mortificare questa professione. Il caso di Sebastian Vettel e delle sue dichiarazioni post-Monza è emblematico a tal proposito: secondo quanto riportato dalla stragrande maggioranza dei siti web (e non solo) di settore nostrani, il pilota tedesco in un'intervista rilasciata all'emittente olandese Ziggo Sport sarebbe letteralmente esploso nei confronti di Kimi Raikkonen, reo di non averlo agevolato durante il fine settimana di Monza ed aver indirettamente provocato il testacoda che ha compromesso la sua gara al primo giro. Il tutto in giornate durante le quali il rinnovo del finlandese è al centro del dibattito (ma questo è un altro discorso...), visti i rumors che vorrebbero Charles Leclerc in sella al Cavallino Rampante a partire dalla prossima stagione. E allora quale occasione migliore per tentare di scatenare una "guerra" mediatica tra i due, tra l'altro proprio in un momento estremamente delicato della stagione?

Per capire meglio di cosa stiamo parlando, ecco alcuni dei titoli in questione: "Sebastian Vettel massacra Kimi Raikkonen"; "Vettel contro Raikkonen"; "Vettel si ritrova il nemico in casa", "Vettel al veleno contro il team" e via dicendo. Innanzitutto, per chi conosce un minimo questo ambiente, il carattere e soprattutto il tenore delle dichiarazioni solitamente rilasciate dal pilota tedesco, risulterebbe alquanto atipico vedere una tale esplosione di rabbia nei confronti di un compagno di squadra con il quale i rapporti sono sempre stati idilliaci. Varrebbe dunque la pena, come prima mossa, quella di andare a verificare l'autenticità della fonte, o quantomeno risalire ad una traduzione originale che possa aiutare a capirne di più. Ziggo Sport è un'emittente televisiva olandese a pagamento, i cui contenuti possono essere fruibili soltanto da parte degli utenti che sottoscrivono un abbonamento. Anche attraverso un'approfondita attività investigativa sul web è impossibile risalire al video originale di quest'intervista, visto che anche sul canale YouTube dell'emittente si può soltanto ossrvare delle dichiarazioni rese nel post-gara dal tedesco, dove quest'ultimo si esprime a proposito della dinamica del suo contatto di Hamilton.

A questo punto, non resta altro da fare che andare a caccia di quanto riportato dai principali media britannici di settore, fonte spesso privilegiata delle notizie riportate anche nel nostro Paese. Ecco quanto scrive ad esempio autosport.com a proposito delle dichiarazioni di Vettel sulla gestione dello start in casa Ferrari: "Non ne abbiamo discusso prima della partenza, credo che siamo già abbastanza esperti per poter gestire la cosa. Faccio solo il mio lavoro e cerco di prepararmi al meglio come tutti. Ostacolato da Kimi? Non lo so, ma mi rendo conto che se ne parli molto. Ma per me è abbastanza chiaro: sono felice di combattere contro tre auto, anzi in realtà sono felice di dover combattere contro 19 auto. Credo che le cose non siano mai cambiate in realtà. E va bene così. Non mi aspetto niente di diverso".

Se da un lato è comunque evidente che Vettel non fosse "felicissimo" per l'esito della corsa, un conto è riportare il malumore di un pilota, un altro è inventarsi di sana pianta o comunque storpiare completamente il senso di certe dichiarazioni. A meno che questo non faccia parte di una strategia volta a destabilizzare un ambiente già di per sè in fermento, in vista di un finale di stagione dove sarà vietato sbagliare. O dove, molto più semplicemente, il "piccolo orticello" derivante da una manciata di click in più possa risultare una motivazione sufficiente per placare l'aspirazione di riuscire a garantire un'informazione corretta e professionale.

Marco Privitera