L’inglese, infatti, dopo aver riposto forzatamente le armi a fine 2016, dovrà dissotterrare l’ascia di guerra in occasione del prestigioso Gran Premio di Monaco, weekend in cui avrà il gravoso compito di sostituire Fernando Alonso alla guida della McLaren Honda. Il campione del mondo 2009, ovviamente, al contrario di Massa ha solo un “contratto a progetto”, in quanto la sua presenza nella massima categoria è richiesta appunto solo per l’occasione monegasca.

Per chi si fosse perso i “rumors” delle ultime ore (difficile vista la rilevanza dell’evento), Jenson timbrerà il suo cartellino al posto di Fernando in quanto quest’ultimo, in cooperazione con il team, ha coraggiosamente deciso di prendere parte alla prestigiosa 500 Miglia di Indianapolis, evento a cui lo spagnolo sogna di partecipare da tutta la vita. Neanche in passato infatti, Alonso ha mai nascosto di ambire alla Tripla Corona, ovvero vincere il GP di Montecarlo, trionfare alla Indy500 e tagliare per primo il traguardo della 24 ore di LeMans.

L’evento avrà un “rimbombo” globale, in quanto è la prima volta dopo moltissimo tempo che un campionissimo di Formula Uno partecipa alla storica corsa americana. Fernando guiderà per il team di Andretti in collaborazione con McLaren e spinto da un propulsore Honda. “C’era questa possibilità e l’ho colta – commenta lo spagnolo sull’argomento - voglio dimostrare di essere il pilota migliore, e per fare ciò dovrei o vincere un mondiale in più di Schumacher per arrivare a quota 8, oppure trionfare con categorie e vetture completamente diverse tra loro. Ed è quello che voglio fare a Indianapolis ora, e a Le Mans in futuro. Sarà un privilegio sia per me che per McLaren e Honda, e di questo voglio ringraziare Zak Brown perché con Ron Dennis non sarebbe mai stato possibile. Ovviamente, mi concedo questo lusso in quanto com’è evidente non sono in lotta per il titolo. E’ ovvio che se avessi anch'io 43 punti in classifica come Seb e Lewis, non mi sognerei neppure di saltare Montecarlo”.

Il lasciapassare per Indy comunque, ha l’aria di essere una mossa astuta soprattutto da parte della stessa McLaren, che oltre al buon marketing dell’affare, potrebbe in questo modo “lisciare il pelo” a Fernando nel disperato tentativo di convincerlo a prorogare la sua permanenza a Woking oltre la stagione in corso. Di tutto ciò però, come ovvio che sia, non importa nulla a Jenson Button, il quale anche prima dell’annuncio ufficiale è subito saltato sulla bocca di tutti in quanto candidato perfetto e quasi scontato per sostituire Alonso.

“Sono entusiasta – le parole di Jenson – io vivo a Monaco, e non c’era posto migliore per tornare alla guida. Per me è un gran premio di casa, e anche se si tratta solo di una gara sono felicissimo. Qui ho vinto nel 2009, ma ovviamente so che sarà impossibile bissare quel risultato visti i problemi che Fernando e Stoffel hanno avuto fin qui. Ma se c’è una pista dove con la McLaren si può fare meglio, secondo me è proprio in quella del Principato, in quanto il pilota può davvero fare la differenza. Userò molto il simulatore per abituarmi alle nuove vetture e mi allenerò, sperando di poter portare punti per la classifica costruttori”.

L’annuncio ufficiale del rientro dell’inglese è stato confermato dalla stessa McLaren via Twitter nelle ultimissime ore, ma come detto era già nell’aria da un paio di giorni. Sulla questione non ha perso occasione di manifestare il suo entusiasmo neppure il team principal della stessa scuderia Eric Boullier, che ha commentato: “Jenson è un uomo di classe, oltre ad essere un pilota eccellente, veloce e preciso. Sono più che sicuro che il suo smalto e le sue doti siano rimaste assolutamente intatte nonostante questi mesi di stop”.

A 37 anni e con 305 Gran Premi all’attivo (di cui 170 in McLaren), Jenson Button è pronto quindi per rimettersi in gioco, augurandosi che questo possa dare una spinta ulteriore a quella clausola presente sul suo contratto con la scuderia inglese, dove si parla di un’opzione per tornare a fare il driver ufficiale nel 2018. Non ci sono assolutamente dubbi quindi, che l’inglese ci metterà davvero l’anima in questa opportunità…

Daniel Limardi