Due giorni di test in Bahrain e per Mercedes la stagione 2023 di F1 sembra essere già in salita. Problemi di bilanciamento e idraulica hanno complicato il lavoro sia dei piloti che del team, con Russell costretto a fermare la vettura nella sessione pomeridiana. Aver compiuto "un passo nella giusta direzione" e portato un miglioramento rispetto ai test dello scorso anno, quando la squadra era "un po' smarrita" con un porpoising elevato, non nasconde i numerosi problemi.

Day 1: ottimismo, nonostante i difetti

Con 152 giri completati il giovedì, la W14 di Mercedes si è presentata ai test come una delle monoposto più affidabili e presenti. Hamilton ha concluso la giornata con il sesto tempo, mentre Russell è arrivato nono a sei decimi di secondo. Statistiche che fanno ben sperare soprattutto in confronto con le prestazioni della W13, che già nei primi giorni di prove del 2022 aveva generato forti preoccupazioni nel team di Brackley.

Di questo parla George Russell nel corso della conferenza stampa riservata ai piloti: “In termini di sensazioni, ci sembra un passo nella giusta direzione – ha dichiarato – ma, come sappiamo, in questo sport non si tratta solo di sensazioni, ma anche di tempi sul giro. Credo che rispetto a 12 mesi fa le cose stiano andando molto meglio. Ovviamente, quando eravamo qui l’anno scorso, c’erano molti campanelli d’allarme per il porpoising, e non sapevamo come risolverlo. Eravamo un po’ smarriti, le caratteristiche della vettura non erano buone. Ora credo che le cose siano andate molto meglio. Sicuramente ci sono cose che dobbiamo migliorare con la vettura”.

Una su tutte il bilanciamento, come messo in evidenza soprattutto dalla guida di Lewis Hamilton.

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Day 2: problemi per Lewis

Le impressione avute da Lewis Hamilton e i giri che ha completato, 72, non sono delle migliori. A parlarne è proprio Toto Wolff nell'intervista rilasciata a Sky Sport F1 Italia durante la sessione mattutina.

"Il programma nel day-1 dei test ha funzionato, oggi con il caldo non abbiamo il giusto bilanciamento e manca grip laterale. - spiega il team principal di Mercedes. - La macchina, finora, non è bella da guidare." Erano evidenti, infatti, le difficoltà alla guida, soprattutto nel posteriore e la gestione delle gomme.

Considerando che il termometro nella sessione mattutina segnava 44° C sull'asfalto e 31° C nell'aria, valori 1 grado appena superiori a quanto rilevato ieri, Hamilton ha pagato 1"4 dal tempo di Sainz (George Russell, invece, aveva un distacco il giovedì mattina di 1"2 dal riferimento cronometrico fissato da Verstappen).

È una Mercedes che guarda Red Bull e Ferrari, riferimenti attualmente lontani da raggiungere, come assicura Toto. "Facendo il punto sulla mattina: non credo che siamo in grado di girare veloci quanto Red Bull e Ferrari. Oggi dobbiamo essere realisti". Possibilità di poter competere in futuro per la vittoria comunque ci sono. È nota a tutti la forza di Mercedes nello sviluppo e, considerando che nella prima metà della stagione introdurranno nuovi componenti che potrebbero portarla in una direzione un po' più simile ad altre macchine, giusto essere realisti, ma anche ottimisti.

Giornata conclusa in anticipo per Mercedes

La giornata difficile della scuderia di Brackley è arrivata al culmine a circa un’ora e mezza dal termine della sessione pomeridiana. La W14 infatti si è fermata mestamente a bordo pista durante uno stint che vedeva al volante il giovane inglese George Russell. A tradire la vettura è stata l’idraulica. Russell infatti si è trovato con la monoposto bloccata in quarta marcia per diverse curve ed è stato poi costretto ad accostare con fatica in una via di fuga.

George Russell, F1 Testing day 2: problemi per Mercedes Crediti foto: dettaglio foto account Twitter @F1[/caption]

Mercedes durante questi test si trova quindi a fare i conti con un'ulteriore problema: "quello che vediamo oggi - dichiara Toto Wolff - non mi lascia molto ottimista. Siamo una grande squadra, in grado di sviluppare rapidamente; analizzeremo i dati e vedremo".

Un inizio in salita al momento. Il rischio che per Mercedes diventi un'arrampicata su un ripido è però reale.

Anna Botton