Si è conclusa anche la tappa cirillica del campionato 2015 con un’altra prestazione esemplare della Mercedes, che conquista il secondo titolo costruttori consecutivo grazie all'ennesimo trionfo della sua punta di diamante: Lewis Hamilton. Ma il weekend di Sochi è stato tutto sommato positivo anche per le Rosse di Maranello, che conquistano la ”vittoria” tra gli...umani con il secondo posto di Vettel ed il quinto (divenuto ottavo dopo la penalizzazione) di Kimi Räikkönen.

La domenica delle Ferrari inizia molto bene: pronti, via e con una partenza a fionda Kimi mette le ruote davanti al connazionale della Williams Valtteri Bottas in curva 2. Sebastian Vettel sull’altra SF15-T non è altrettanto rapido in partenza, ma è magistrale nell’alzare il ritmo quando ci si avvicina al pit-stop e così, grazie alla strategia del muretto, conquista la posizione sulla Williams. In partenza, nel parapiglia iniziale c’è un contatto tra Hulkenberg ed Ericsson ed è subito regime di safety-car. Alla ripartenza Bottas sopravanza subito Kimi, mentre pochi giri dopo anche Vettel riuscirà a guadagnare la posizione sul compagno di scuderia al termine di un acceso duello.

La gara procede con alcuni colpi di scena (ritiro del leader Rosberg) e spaventi, come il gran botto di Grosjean al giro 12 che fa entrare in pista la safety-car. Alcuni ne approfittano per i primi cambi gomme dato che Sochi è un circuito dove con una sola sosta si può arrivare fino alla fine. Si arriva dunque al valzer dei pit-stop: Vettel guadagna il secondo posto su Bottas, cosa che non riesce per pochi decimi al compagno si squadra che poi incapperà nell’incidente all’ultimo giro proprio per cercare di sorpassare la Williams. Pochi giri dopo la sosta il tedesco della Ferrari raggiunge e sorpassa la Force India di un eroico Sergio Perez, sino a quel momento al terzo posto dopo un’ottima gestione delle gomme cambiate al giro 13.

Arriviamo quindi alle ultime tornate con Bottas e Räikkönen che, sempre insieme da circa 20 giri, senza poche difficoltà sorpassano Ricciardo; raggiungono quindi Sergio Perez e se ne sbarazzano quasi in scioltezza. Siamo quindi all’ultimo giro con Hamilton sempre saldamente al comando seguito a debita distanza dalla Rossa di Sebastian Vettel, mentre va in scena un duello incandescente tra i due finlandesi per l’ultimo gradino del podio. Gli attacchi del ferrarista arrivano praticamente ad ogni curva e alla 13 avviene quello che tutti temevano: Kimi si butta dove di spazio proprio non ce n’è, Bottas imposta la curva come nei precedenti 52 giri ed arriva il crash: la Williams si ferma fuori pista mentre la Ferrari procede a rilento tra le scintille provocate dall’alettone che striscia sull’asfalto. Ad approfittarne sono quindi Sergio Perez, che ha cosi la strada spianata per uno storico terzo posto, e Felipe Massa che chiude quarto. Quinto posto in pista per Räikkönen, il quale verrà poi penalizzato dalla direzione gara e sarà classificato ottavo.

Soddisfatto a fine gara Sebastian Vettel, il quale però spera di poter lottare per il titolo ad armi pari con le Mercedes già dall’anno prossimo: “E’ stata una bella gara, la macchina andava molto bene. Speravo di poter riprendere Lewis ma non è stato veramente possibile. Sarebbe stato bello anche andare con entrambe le macchine sul podio, credevo che ce l’avremmo potuta fare". Raikkonen ha poi spiegato anche alla stampa il suo contatto con la Williams: “Ho notato che lui stava prendendo l’interno, ma ormai io ero gia in traiettoria per provare il sorpasso, non potevo più andare da nessun’altra parte. Non è stata una cosa pazzesca, ho visto un varco e ho provato a passare: queste sono le corse, eravamo all’ultimo giro ed io avevo una sola possibilità, una volta deciso il punto dove provare non potevo più tirarmi indietro.”

Alessandro Gazzoni