Pronti via, che chiusura Seb: la prima cosa che balza all’occhio appena si spengono i semafori, è la manovra difensiva di Vettel ai danni del compagno. A causa del lato pista piu gommato infatti è Kimi Raikkonen il migliore al via, momento dove però il finlandese deve fare i conti con un compagno di colori durissimo che gli si lancia subito “addosso” facendogli capire che la prima posizione non è in discussione. La manovra favorisce la Mercedes di Bottas che all’uscita di curva 1 si ritrova in seconda posizione, con il povero Kimi così “in bambola” dall’aggressività del team-mate, da arrivare a farsi passare anche da Verstappen e a doversi difendere da Hamilton.

Tutto liscio fino al pit, ma poi…: dopo i primissimi giri, i distacchi tra un pilota e l’altro arrivano subito ad essere tali da far entrare la gara in modalità “due balle cosi”. Ognuno infatti ha un piccolo gruzzoletto di decimi da chi insegue, con il DRS che praticamente rimane chiuso quasi per tutti i piloti di testa. A comandare è sempre Sebastian Vettel, seguito da un Valtteri Bottas costante che non ne vuole sapere di mollarlo. Tutto sembra già scritto, sino a quando il muretto Mercedes non decide di vendicarsi per tutti gli sbeffeggiamenti presi da Ferrari durante le gare precedenti alla voce “strategie”: i tedeschi decidono di anticipare la sosta del loro finlandese, cercando di far cadere il Cavallino nella trappola dell’undercut. La manovra di solito preoccupa gli avversari quando i distacchi si aggirano tra 1 e 2 secondi, ma i circa 3 secondi di vantaggio del numero 5 su Valtteri, fanno rimanere il muretto di Maranello abbastanza tranquillo, con Vettel che si ferma ovviamente il giro successivo ma con una certa sicurezza nei propri mezzi. Ciò che non ci si aspettava però, è quello che è successo durante il pit Ferrari: con le nuove gomme medium, il passo Mercedes subisce un’impennata impressionante, e Bottas riesce a guadagnare un’eternità su Seb in quel singolo lap di undercut, tanto da arrivare a ritrovarsi primo in curva 1 all’uscita della Rossa dalla pitlane. Vendetta strategica riuscita, nello stupore generale degli uomini di Arrivabene.

Disastro Toro Rosso e Safety car: dopo l’unico pit della gara sembra ormai tutto deciso: Bottas è al comando, con Seb che va un pelino più veloce ma non abbastanza per tentare il sorpasso. Dietro di loro nessuno è in posizione di attacco, quindi la corsa si ritrova di nuovo in una fase di calma. A rompere gli indugi ci pensano però i due torelli di Faenza, con Gasly che non si intende con il compagno di squadra e va a tamponarlo in curva 14. Hartley si gira, e una pioggia di detriti invade così tanto la pista da costringere la direzione gara a far entrare la safety car. I più “svegli” del momento si dimostrano i bibitari della Red Bull, che decidono di sacrificare un paio di posizioni per provare a vincere la gara, richiamando in sincrono entrambi i piloti al box per montare una mescola più performante. La “pensata” è grandiosa, e quando la vettura di sicurezza si leva di mezzo le due lattine iniziano a volare, attaccando praticamente tutti con i soliti sorpassi che per ovvie regole della fisica, “non si potrebbero fare”.

Il solito Verstappen: questa parte non piacerà ai tifosi dell’olandesino. La pista come detto, dà ragione agli uomini di Horner, e sia Verstappen che Ricciardo scalano posizioni assaporando già il gusto di una possibile doppietta. Tutto sta filando liscio per i due di Milton Keynes, e il passo con gomma nuova è inarrivabile per tutti. Nessuno può difendersi, e gli assalti sulla concorrenza ormai sono solo una formalità. Helmut Marko già sta abbracciando i suoi, ma poi… Già, poi! Poi arriva il momento per Max di superare Hamilton, ma nella solita foga il figlio di Jos cade nel più classico degli inganni fra piloti, con la macchina dell’inglese che spinge furbamente fuori pista la Red Bull. Fin li non sembra grave: Verstappen infatti torna subito in pista, anche se però ha perso la posizione nei confronti del compagno, che con la stessa strategia può soffiargli la vittoria. Cosi, mentre la davanti Ricciardo agguanta la prima posizione con delle staccate assolutamente fuori misura (andatevele a riguardare, vi conviene), Max dietro torna alla carica su tutti con manovre discutibili. E indovinate un po' cosa succede quando raggiunge Vettel? Esatto, proprio quello che state pensando. Il “giovincello” si fa ancora assalire dalla foga, e va a speronare il povero Seb facendo finire entrambi in testacoda. La manovra costringerà il ferrarista ad accontentarsi dell’ottava posizione sul traguardo (per danni riportati alla vettura) e costringerà l’olandese a scontare un penalty di 10 secondi che lo relegherà in quinta posizioni, ed a guardare con il binocolo la prima vittoria stagionale di quel compagno di squadra che, con la stessa macchina e la stessa strategia, era “dietro” di lui. Pensa Max, pensa…

Appuntamento tra due settimane, con Seb che sicuramente cercherà di smaltire la delusione cinese, e con la Mercedes che vorrà assolutamente scrollarsi di dosso il nuovo record raggiunto: nell’era ibrida, dopo tre gare, è la prima volta che a Stoccarda si ritrovano gli “unici” tra i top team a non aver ancora vinto nulla… Wow!

Daniel Limardi