Il motivo è presto detto: nonostante la presenza della Power Unit Ferrari, il team fondato da Peter Sauber vive (ormai da almeno un paio di stagioni) una situazione finanziaria a dir poco difficile. La mancanza di aggiornamenti sulla vettura sta contribuendo ad aggravare la situazione, con la C35 ormai costantemente relegata a lottare in fondo al gruppo con le Manor. E la situazione all'orizzonte sembra tutt'altro che rosea: prova ne è il recente annuncio fatto dalla scuderia, che su Twitter ha comunicato la propria assenza ai test post-gara di Barcellona, in programma il prossimo 17-18 maggio. Laconica la motivazione: "Due le ragioni alla base della nostra rinuncia: in primo luogo, non introdurremo alcuna novità sulla monoposto in occasione del GP Spagna, ed inoltre non abbiamo al momento un giovane test driver in grado di soddisfare i requisiti". Ruolo, quest'ultimo, ricoperto lo scorso anno dal nostro Raffaele Marciello, prima che il giovane pilota di origine campana rompesse il proprio accordo con la Ferrari Driver Academy e, di conseguenza, con la Sauber.

Dire che la situazione è allarmante è poco: addirittura, prima della gara di Shanghai, si erano sparse voci in merito a ritardi nei pagamenti ai fornitori che avrebbero potuto addirittura compromettere la presenza in pista del team. Una situazione risolta (a quanto pare) solo grazie all'intervento di Bernie Ecclestone, il quale avrebbe garantito un anticipo sui pagamenti previsti a fine stagione derivanti dai diritti televisivi. Inoltre, nemmeno in seno alla scuderia il clima non sembra essere dei migliori, dopo l'abbandono del direttore tecnico Mark Smith a pochi giorni dal via del Mondiale: una situazione che avrebbe scatenato le ire dei due piloti, in particolar modo di Felipe Nasr, il quale solo a Sochi ha visto soddisfatte le proprie richieste relative alla possibilità di poter usufruire di un nuovo telaio.

La crisi Sauber si è decisamente accentuata negli ultimi anni, specialmente dopo la cessione di responsabilità (e quote del team) da Peter Sauber a Monisha Kaltenborn, con l'avvocatessa indiana sempre più in difficoltà nel far fronte alla complicata gestione del team. Non occorre dimenticare, tra l'altro, il "pasticcio" sul fronte piloti della scorsa stagione, con Giedo Van Der Garde e Adrian Sutil "liquidati" dopo aver firmato un contratto per correre in qualità di titolari. Insomma, il futuro non promette nulla di buono dalle parti di Hinwil, anche se la speranza potrebbe essere rappresentata da una sorta di intervento "divino" avente le vesti del marchio Alfa Romeo...

Marco Privitera

 

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