Il cronometro non contava davvero nulla, in questa giornata. Eppure, Daniel Ricciardo ha avuto modo di ritrovare il suo proverbiale sorriso, al termine della prima giornata di test Pirelli svoltisi sul tracciato di Le Castellet, dove ha fatto segnare il miglior tempo in 1'08"713. E' stata una sessione interamente dedicata allo sviluppo delle mescole da bagnato della casa milanese, con le tre scuderie presenti in pista (insieme a Red Bull, anche Ferrari e McLaren) che hanno girato a lungo sull'asfalto bagnato artificialmente del circuito francese. Al termine di un'intensa giornata, il cui programma è stato scandito dai tecnici Pirelli, Ricciardo ha preceduto nell'ordine Vandoorne e Raikkonen, mettendo a disposizione del fornitore unico di pneumatici una corposa serie di dati utili per il futuro, in attesa della seconda e conclusiva giornata.

 

Il moderno impianto di irrigazione automatica del tracciato che sorge nel cuore della Provenza ha svolto egregiamente il proprio ruolo, con i piloti che hanno affrontato la versione "corta" da 3,5 km montando gomme full wet 2015 alternate a prototipi privi di banda colorata. Un test atipico, per molti aspetti, con le tre vetture chiamate a girare in pista ad intervalli regolari, per dei brevi run da 10 giri cadauno e separate tra loro soltanto da pochi secondi. Un modo per effettuare delle utili comparazioni, visto e considerato che nessuno dei team (tutti ovviamente presenti con le monoposto 2015) aveva la possibilità di effettuare alcuna modifica di carattere aerodinamico e meccanico sulle rispettive vetture. Una sorta di test condotto "al buio", visto che le scuderie sono state volutamente tenute all'oscuro rispetto alle caratteristiche dei vari pneumatici di volta in volta provati: una scelta ben precisa, quella fatta da Pirelli, volta anche ad incrociare i dati raccolti sulle mescole "sperimentali" con quelli derivanti dalle full wet (ovvero le gomme da bagnato estremo) già utilizzate nel corso del 2015. Come sottolineato dalla stessa Pirelli alla vigilia, infatti, vi era la necessità di poter effettuare finalmente un vero e proprio test con pneumatici da pioggia, visto che l'unica circostanza nel corso della passata stagione in cui quest'ultimi erano stati provati con una certa regolarità si era verificata in occasione del bagnatissimo week-end di Austin.

Tutto è filato via liscio nel corso della giornata, o quasi: l'unico intoppo è infatti arrivato dalla McLaren di Stoffel Vandoorne, con il belga che ha dovuto abbandonare lungo la pista la propria vettura in seguito ad un problema tecnico: un segnale di certo poco incoraggiante per la scuderia anglo-nipponica, anche se sarà la vettura 2016 a dare delle risposte più precise in merito alle ambizioni future del team di Woking. Apparente serenità anche in casa Ferrari, con Kimi Raikkonen che si è detto "divertito" della possibilità di poter guidare sul bagnato, in attesa di cedere il volante della SF15-T al compagno Sebastian Vettel, oggi già presente nel box della Rossa. E domani si replica: tutti (si fa per dire...) in pista dalle 9 alle 17, con Kvyat al posto di Ricciardo che andrà a costituire l'altro avvicendamento della giornata. In attesa di rituffarsi in un altro mese di sosta, prima di Barcellona: sarà lì che si inizierà a fare davvero sul serio.

Da Le Castellet (Francia) - Marco Privitera