La notizia dell'acquisto della Lotus da parte di Renault è stata già ufficializzata da diversi giorni, ma non tutti i retroscena riguardanti questo affare erano stati ancora chiariti. A destare curiosità è soprattutto il fatto che la cifra pattuita tra le parti per il rilevamento della scuderia di Enstone è stata fissata ad una sterlina: ovviamente un prezzo simbolico, per via dei debiti numerosi debiti accumulati dal team nel corso degli anni. Un accordo che presenta diverse analogie con quanto accaduto nel 2008, quando Ross Brawn con la stessa cifra prese possesso della Honda, per poi vincere il titolo al debutto nel Circus.

 

Come già era prevedibile poi, la casa francese non ha acquisito totalmente la scuderia: infatti, ancora il 10% della squadra risulta in mano alla Genii Capital e alla Gravity Motorsports, che hanno così rinunciato a 98,2 milioni di sterline di finanziamenti. Nonostante questa "perdita", però, le due società hanno prima rilevato 6.744.444 azioni dalla società Whiterock Alliance Ltd, aggiungendole alle già proprie 60.700.000. Il restante 90%, invece, è passato in mano alla Grigny, filiale della Renault, legata alla Formula 1 dal 1977 in poi ed in particolar modo alla Benetton, la quale nel 2013 si occupò della vendita in leasing del KERS, che fruttò ben 7 milioni di sterline.

Ovviamente il tutto non è puramente casuale, anche perchè tra gli amministratori della stessa Gringy compare Cyril Abiteboul, attuale Managing Director di Renault Sport F1, il quale insieme a tutta la squadra cercherà di riportare il marchio francese da subito al successo.

Carlo Luciani