Dopo le buone sensazioni emerse nel corso della giornata inaugurale, anche la sessione odierna di test ha registrato il predominio della Ferrari, con Charles Leclerc capace di chiudere in vetta alla classifica dei tempi con il crono di 1:18.247 al proprio debutto al volante della SF90. La Rossa si conferma monoposto affidabile e veloce, precedendo nuovamente la McLaren (oggi in pista con Lando Norris), mentre la Mercedes ha proseguito il proprio lavoro basato sui long-run con molta benzina a bordo.

Ancora una volta Ferrari-McLaren davanti a tutti a Montmelò. Ma non si tratta di un salto indietro nel tempo, bensì dell'esito delle prime due giornate di test sul circuito catalano, con la nuova monoposto di Maranello che ha preceduto in entrambe le occasioni il team di Woking nella classifica finale di giornata. Se è vero che entrambi i team sono alla ricerca di un pronto riscatto, è altrettanto vero che sicuramente sia ancora troppo presto per trarre delle valutazioni sui valori in campo che potrebbero caratterizzare la stagione 2019, nonostante alcuni elementi stiano emergendo in maniera inequivocabile.

Il primo: la Ferrari c'è. Difficile, infatti, pensare ad un esordio migliore per la nuova SF90, apparsa sin da subito solida, affidabile e (soprattutto) veloce. Anche oggi la Rossa è stata praticamente inavvicinabile per l'intera giornata, eccezion fatta per i minuti finali quando Lando Norris (con poca benzina a bordo e gomme C4) ha scalato la classifica chiudendo a soli tre decimi da Leclerc. La sensazione però è che la vettura di Maranello sia nata bene, risponda in maniera efficace alle regolazioni e sia in grado di garantire ai tecnici la possibilità di incamerare una quantità notevole di dati in vista del debutto iridato di Melbourne. Anche oggi, infatti, la Ferrari ha primeggiato non soltanto nei tempi in pista, ma anche per quanto riguarda i chilometri percorsi: dopo le 169 tornate di ieri coperte da Vettel, oggi Leclerc ha chiuso la giornata con 157 giri all'attivo. Il tutto per un totale di 328 giri, il che equivale ad oltre cinque Gran Premi: non male, se si pensa che sono trascorse soltanto due giornate.

Naturalmente, il grande punto interrogativo riguarda la Mercedes, la quale (come lo scorso anno) in questa fase si sta chiaramente concentrando su un programma basato su long run con parecchia benzina a bordo e mescole più dure: un lavoro improntato alla ricerca del set-up ideale per la gara, il quale ha per il momento impedito a Hamilton e Bottas di affacciarsi nelle zone "nobili" della classifica. Di sicuro, maggiori riscontri in tal senso arriveranno la prossima settimana, quando anche la scuderia campione del mondo potrà parzialmente svelare le proprie carte.

Nel frattempo, diversi team outsider ne stanno approfittando per ritagliarsi un ruolo di prestigio in questa primissima fase di stagione: la McLaren, come detto, si è confermata nel ruolo di principale inseguitrice della Ferrari, seguendo un programma analogo rispetto al giorno precedente e piazzando Norris immediatamente alle spalle del leader. Bene anche la Haas che, nonostante un inizio a rilento, è riuscita a chiudere in terza piazza con Magnussen, trovando anche il tempo di fare esordire sulla VF-19 il test driver Pietro Fittipaldi nei minuti finali. La giornata si era aperta in maniera decisamente poco positiva anche per la Toro Rosso, con Alex Albon insabbiatosi dopo poche centinaia di metri: il rookie thailandese si è poi rifatto nel corso della giornata, mostrando una buona escalation e chiudendo la giornata in quarta piazza con ben 132 giri all'attivo.

Primi riscontri positivi anche per il nostro Antonio Giovinazzi, alla sua prima giornata in Alfa Romeo: il pugliese si è costantemente mantenuto nelle zone alte della classifica, girando con regolarità e siglando il quinto tempo di giornata, nonostante abbia lavorato nel pomeriggio esclusivamente su long-run. Il crono di 1:19.312 gli ha consentito di tenersi alle spalle la Mercedes di Bottas (quest'ultimo in pista solo dopo la pausa pranzo) e la Red Bull di Gasly, protagonista in negativo a causa di un'uscita di pista in seguito alla quale ha danneggiato l'ala posteriore della sua Red Bull, dopo aver impattato contro le barriere all'altezza di curva 12.

Viaggia di "conserva" anche la Renault, con Hulkenberg e Ricciardo che anche oggi non hanno fatto registrare tempi esaltanti, a conferma di come anche la scuderia di Enstone non abbia mirato a spingere troppo in questa prima fase. L'australiano si è comunque reso protagonista di uno spettacolare testacoda ad alta velocità in fondo al rettifilo box, dopo aver improvvisamente perso l'ala mobile: per lui soltanto un grosso spavento e nessun danno alla vettura.

A chiudere il gruppo un certo...Lewis Hamilton (1:19.928 e 74 giri all'attivo in mattinata) davanti alla Racing Point di Lance Stroll e alla Haas di Pietro Fittipaldi, come detto subentrato nel finale al titolare Magnussen.

Per quanto riguarda la Williams, le ultime notizie parlano di una monoposto il cui arrivo sarebbe previsto in circuito poco prima dell'alba di domani: un'eventualità che, con ogni probabilità, difficilmente consentirebbe al team inglese di iniziare a girare prima della sessione pomeridiana.

Dal nostro inviato - Marco Privitera