L'ipotesi di tornare a vedere il cognome Schumacher presente sulla Rossa di Maranello potrebbe presto trasformarsi in realtà. L'indiscrezione, lanciata da Roberto Chinchero su Motorsport.com, vedrebbe infatti il giovane Mick approdare alla corte del Cavallino a tredici anni di distanza dall'ultima apparizione di papà Michael, avvenuta in occasione delle Finali Mondiali a fine 2006. Sembra infatti in via di definizione l'accordo che sancirebbe l'ingresso del pilota tedesco, fresco vincitore del titolo europeo di Formula 3, nella Ferrari Driver Academy: una scuola capace negli ultimi anni, sotto la sapiente guida di Massimo Rivola (ora trasferitosi in Aprilia) di crescere e sfornare diversi giovani talenti, fino a creare le condizioni per il debutto nella massima categoria del compianto Jules Bianchi e di Charles Leclerc, neo-pilota ufficiale della scuderia.

Non è un mistero che Mick sia da tempo nel mirino delle grandi Case, le quali vedono nel suo talento espresso in pista (così come nell'importanza del suo...cognome) un potenziale investimento da non lasciarsi sfuggire: ma per lui il 2019, oltre a vederlo debuttare in Formula 2 con la vettura del team Prema, potrebbe rappresentare davvero il primo passo concreto verso quel mondo che ha visto come protagonista indiscusso papà Michael per ben diciannove stagioni. Sembra infatti essere la Ferrari la favorita numero uno ad accaparrarsi le prestazioni del giovane tedesco per  un matrimonio che ne sancirebbe l'ingresso nella FDA, la quale (in attesa di capire il nome del nuovo coordinatore) vede attualmente tra gli altri nel proprio organico Antonio Fuoco, Giuliano Alesi, Callum Ilott, Enzo Fittipaldi e Marcus Armstrong.

L'ingresso nell'universo rosso costituirebbe il preludio ad un possibile debutto in pista di Schumacher già nel corso della stagione 2019, viste le opportunità riservate dalle sessioni di test in-season (previste in Bahrain e a Barcellona) che prevedono l'utilizzo da parte dei team di giovani rookie: un ruolo di assoluto rilievo, che potrebbe quindi vederlo impegnato in qualità di tester al fianco dei development driver della scuderia, con Pascal Wehrlein in procinto di essere ufficializzato e Antonio Fuoco che potrebbe continuare a svolgere un importante ruolo al simulatore.

In attesa di un futuro che è ancora tutto da scrivere: per il momento, i tifosi possono solo sognare nel ricordo di un binomio che ha segnato in maniera indelebile la storia di questo sport.

Marco Privitera

 

{jcomments on}