Lewis Hamilton ha dichiarato alla BBC che la Mercedes "non ha ascoltato" i suoi consigli relativi alla F1 prodotta da Brackley nel 2022 e questo trova ripercussioni sul modello attuale. La dichiarazione pare scoperchiare un vaso di Pandora sull'attuale clima interno alla scuderia di Brackley e solleverà inevitabilmente domande e dubbi sul futuro del pilota inglese con Mercedes.

Le dichiarazioni

Il pluricampione britannico ha dichiarato a BBC Radio 5 Live: "L'anno scorso, ho detto delle cose alla squadra, ho elencato i problemi che sono con la macchina. Ho guidato così tante auto nella mia vita, so di cosa ha bisogno e so di cosa non ha bisogno un'auto. (...) Riguarda la responsabilità, basta ammettere e dire 'sai una cosa, non ti abbiamo ascoltato.' Dobbiamo lavorare, dobbiamo esaminare l'equilibrio, guardare tutti i punti deboli in curva e agire come una squadra. Questo è quello che facciamo. Siamo ancora pluricampioni del mondo. Solo che questa volta non va bene. L'anno scorso non andava bene. Ma questo non significa che non possiamo fare meglio e andare avanti."

Queste dichiarazioni vanno in netto contrasto con quanto pronunciato dallo stesso inglese subito dopo la gara via radio: "Ottimo lavoro oggi, ottimo lavoro in queste due settimane. So che non siamo dove vorremmo essere, ma continuiamo a spingere. Abbiamo tanto lavoro da fare per colmare il divario. Credo in voi, quindi andiamo avanti." Fondamentalmente Lewis da una parte lamenta l'essere stato ignorato, dall'altra professa fiducia nel potenziale del team e volontà di lavorare insieme sulle soluzioni.

Frustrazione

La frustrazione per un quinto posto nel GP del Bahrain, lontanissimo dalle Red Bull e generalmente distante dalla vetta, assume una dimensione palpabile in queste parole di Lewis. A margine dell'avere preso atto di una situazione prestazionale non certo rosea, possiamo leggere una certa aggressività nel tono di Hamilton.

Stranamente l'inglese ha criticato direttamente la scuderia e l'incapacità di quest'ultima nell'ascoltarne il feedback, dichiarazione insolita per chi ha sempre portato avanti il discorso del "si vince e si perde assieme". L'atteggiamento ha una certa affinità con quanto visto da parte di Leclerc dopo il GP del Bahrain. Il monegasco stranamente non ha parlato proteggendo scuderia ed ha contrastato con l'atteggiamento dimostrato nei confronti del personale della Rossa appena tornato ai box.

Disgregazione

Attualmente la scuderia di Brackley non sembra più il team che fa fronte compatto e che tra il 2014 e il 2020 ha praticamente vinto tutto. Il campionato 2021 pare aver inceppato qualcosa nel meccanismo perfetto, disgregandone i punti di forza. Dal punto di vista tecnico, Mercedes non ha "centrato" il progetto della monoposto per il secondo anno di fila. Le dichiarazioni di Hamilton paiono indirizzate proprio verso l'entourage tecnico del progetto F1.

Il deja-vù con i primi anni del ritorno in pista, quelli con Schumacher al volante e successivi all'acquisizione di Brawn GP, prende poco alla volta forma. All'epoca Brackley manifestava una certa spinta creativa dal punto di vista tecnico, tuttavia non supportata dalle prestazioni e risultati in pista. Il film pare simile a quello visto in Ferrari dal 2009 in poi, per quanto le situazioni abbiano pochi elementi in comune e risultino poco sovrapponibili.

2023, scadenza del contratto

Dall'altro lato dobbiamo notare come alla fine del 2023 scada il contratto di Lewis Hamilton con la Mercedes. L'aggressività della dichiarazione rilasciata alla BBC, non una novità (a ben vedere) nel repertorio dell'inglese, apre la porta alle speculazioni relative ad attriti interni tra Lewis e la Mercedes, che potrebbero portare le due entità su strade differenti.

Oggettivamente il fatto che Lewis lamenti un problema interno con la scuderia non equivale ad una dichiarazione di guerra. Di sicuro, come evidenziato prima, sottolinea una discreta frustrazione nell'apprendere di non guidare, ancora una volta, una monoposto poco competitiva. Certamente un'uscita del genere sottolinea del malumore e mette in evidenza che la scuderia Mercedes abbia qualche crepa superficiale che fino a poco tempo fa non aveva.

Rimane tuttavia aperta la porta della speculazione su quello che avverrà con Lewis per il dopo 2023. Non abbiamo idea di dove si trovino attualmente le trattative per un possibile rinnovo e di quali siano gli eventuali "piani B" per spostare la leva tra le due parti. Oggettivamente il legame tra Lewis Hamilton e la Mercedes sembra trascendere le situazioni cogenti e all'orizzonte non vediamo alternative serie e strutturate, se non (forse) il ritiro dalla F1. In ogni caso Toto Wolff ha dichiarato: "[Lewis] è parte integrante della squadra, sta aggregando la squadra, siamo tutti uniti e non credo che cambierà solo perché abbiamo avuto un inizio davvero brutto. Con lui abbiamo vinto otto campionati costruttori e sei campionati piloti e questo rapporto tiene".

Potremmo vedere delle analogie per Leclerc e la Ferrari, tuttavia siamo solo all'inizio del campionato, quindi dobbiamo aspettare e vedere come la situazione evolverà nei prossimi mesi.

Luca Colombo