La otto giorni di test prestagionali al Montmelò, senza ombra di dubbio, ha rappresentato il punto più basso del rapporto tra la Honda e la McLaren dal momento del rientro in Formula 1 del motorista giapponese, Una situazione testimoniata dalle dichiarazioni prima di Fernando Alonso e poi di Eric Boullier, i quali senza mezzi termini si sono scagliati contro la power unit che equipaggia la MCL32. Il team principal, in particolare, ai media spagnoli si è espresso così: "Se avessimo ancora motori Mercedes saremmo ancora vincenti", scatenando le illazioni e le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi di un incontro tra il team principal francese e i vertici di Stoccarda per la fornitura delle power unit tedesche rimaste orfane della Manor. Ufficialmente la McLaren non ha voluto commentare queste voci, ma tramite un portavoce ha comunque confermato: "Insieme con Honda stiamo considerando le opzioni, ma non commenteremo le speculazioni dei media". Non è un mistero, infatti, che il team inglese abbia richiesto in vista di Melbourne dei netti miglioramenti, soprattutto per non rischiare di dover disputare una stagione sottotono con conseguenti ripercussioni dal punto di vista economico.

Ma quante possibilità ha la McLaren di interrompere il contratto con la Honda? Praticamente le stesse che ha di vincere il Mondiale, in quanto si è in presenza di un accordo piuttosto lungo e di una volontà ferrea dei giapponesi di voler rimanere a lungo in Formula 1. Ma non solo questo: la Honda infatti fornisce gratuitamente i propulsori alla McLaren, paga la metà dell'ingaggio di Fernando Alonso e Stoffel Vandorne e partecipa in maniera consistente al budget della scuderia. Una manna dal cielo per un team che da diversi anni naviga in acque tutt'altro che limpide, ma che potrebbe comunque decidere di forzare la mano per avvalersi di power unit più competitive.

Ma dal Giappone smentiscono questa eventualità: "La Honda resterà al 100% con la McLaren", sono state le parole di Yusuke Hasegawa, responsabile del reparto F1 della casa giappponese, ad Autosport. "Certo, la situazione in cui ci troviamo non è quella che speravamo quando siamo tornati in Formula 1, ma siamo ancora al 100% impegnati per il nostro futuro in questo sport e nel nostro rapporto con la McLaren. Crediamo in questa partnership come fa la McLaren, e al fine di andare avanti è importante per noi lavorare come una squadra e superare la situazione insieme. La priorità è quella di mantenere la comunicazione onesta ed aperta, e di continuare a rafforzare tutti i rapporti tra Honda e McLaren, nonostante le difficoltà che stiamo affrontando. Ovviamente i problemi che abbiamo avuto a Barcellona hanno limitato il nostro tempo in pista e hanno aggiunto pressione sul nostro pre-campionato, però siamo stati ancora in grado di generare una quantità enorme di dati utili". Chiusura finale su Melbourne: "In termini di prestazioni, c’è spazio per un miglioramento con la mappatura prima di Melbourne, al fine di avere una migliore guidabilità. E allo stesso tempo, continueremo a lavorare sul nostro sviluppo per generare più potenza dalla PU".

Basteranno queste migliorie a placare l'irrequietezza della McLaren, soprattutto di un Fernando Alonso smanioso di avere tra le mani una monoposto in grado di lottare per il Mondiale? A Melbourne tra una settimana esatta, e a power unit accese, avremo le prime risposte.

Vincenzo Buonpane 

 

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