Inoltre, nel caos di quella prima curva anche Lewis Hamilton ha incidentato la sua Mercedes; dopodiché, c'è anche chi sostiene che l'esplosione della posteriore sinistra di Ricciardo sia dovuta a detriti rimasti in traiettoria proprio in curva 1. Quel che è certo è che il buon Nico Rosberg ha approfittato di queste disavventure per portarsi a casa la terza vittoria consecutiva senza troppi problemi.

Ma ora torniamo a quella prima staccata del Gran Premio: Ricciardo dalla seconda piazza ha un grandissimo stacco frizione e mette subito le ruote davanti a Rosberg, buona partenza anche per Kimi Raikkonen. Non eccellente invece lo spunto di Sebastian Vettel. Dalle retrovie parte bene Danil Kvyat: il russo sfreccia sul rettilineo di partenza tenendo una traiettoria interna ed apprestandosi ad affrontare curva 1 con la stessa linea. Il giovane pilota della Red Bull vede uno spiraglio: Vettel non ha preso la corda alla prima curva. "Ci provo, li la mia macchina ci passa", avrà presumibilmente pensato il russo. Nel frattempo, nell'abitacolo della rossa numero 5 la situazione potrebbe essere stata più o meno la seguente: "Cavolo, devo riuscire a passare almeno Kimi per inseguire Nico. Ma chi è questo che arriva così veloce?!". Sebastian allarga la traiettoria per lasciar spazio alla vettura che gli sopraggiunge all'interno e si tocca con Kimi. Interpretazioni goliardiche a parte, quanto accaduto in pista potrebbe essere riassunto proprio in questa maniera.

Per tutta la gara i due ferraristi si sono resi protagonisti di una grande rimonta, capace di condurre Sebastian Vettel a conquistare la piazza d'onore alle spalle di Rosberg, mentre Raikkonen riuscirà a concludere la gara al quinto posto, dopo che l'incidente che lo ha visto protagonista alla prima curva lo aveva relegato in fondo al gruppo.

Al termine della gara, Vettel tramite il team radio ha espresso la sua solidarietà verso il compagno di box, dicendo come fosse dispiaciuto di aver rovinato la gara di entrambi. Ma Sebastian non è convinto di avere tutte le colpe della situazione: "Quel piccolo russo l'ha fatta grossa. Ora vado a dirgliene quattro!" E, si sa, tra russi e tedeschi non è mai corso buon sangue. Ed infatti così fa: indossa il cappellino, va a complimentarsi con il connazionale della Merceds per la vittoria, quindi arriva il turno di Kvyat. Di seguito la discussione tra i due: 

DANIIL KVYAT: “Cosa è successo alla prima curva?”

SEBASTIAN VETTEL: "…tu che chiedi a me cosa è successo alla prima curva?! Se non mi fossi allargato mi avresti preso in pieno e io, tu e Kimi saremmo finiti subito fuori!”

DK: “Beh ma io…”

SV: “No tu niente! Sei arrivato dentro veloce come un razzo!”

DK: “Fa parte del gioco (That’s racing!), stiamo correndo una gara!”

SV: “Sì ho capito, ma in una situazione del genere se non mi sposto e tengo la mia traiettoria ci scontriamo!”

DK: “Allora spostati… semplice”

SV: “Peccato che dall’altra parte c’era un’altra macchina…”

DK: “Come se io potessi vedere tutte e tre le vetture! Ho solo due occhi!”

SV: “Se ti comporti in questo modo rischi di toccare le altre auto”

DK: “Non ho toccato nessuno…”

SV: “Già, tu no! [..] Devo quindi aspettarmi che quando cerchi di attaccare sei un pazzo e che puoi venirmi addosso. Sei stato fortunato questa volta, io invece ho danneggiato Kimi…”

DK: “Io sono sul podio, anche tu sei sul podio… Per me è tutto OK”

Nel post-gara un figlio d'arte come Jaques Villeneuve ha avuto espresso velenose per il pilota della Red Bull. Ricordando come il giovane Michael Schumacher, dopo aver causato un incidente in partenza che estromise dalla gara Ayrton Senna, venne ripreso dal brasiliano, proprio come accaduto tra Vettel e Kvyat oggi. Il tedesco in quel caso ascoltò il più esperto collega in religioso silenzio, cosa che secondo Villeneuve avrebbe dovuto fare anche Kvyat con Vettel ieri. Daniil, invece, è sembrato allegro durante la discussione, cosa che il canadese ha etichettato come un atto da sbruffone. 

Ora, la mia opinione personale è che Kvyat, da pilota qual è, abbia visto una spiraglio che Vettel ha colpevolmente lasciato libero, e ci si sia infilato senza pietà. Questo è il lavoro dei piloti: prendere rischi a ogni curva dove sia possibile il sorpasso, poiché essi ci fanno divertire proprio per questa loro caratteristica. Quindi questo è un classico incidente di gara dovuto a più situazioni, dove nessuno è il vero responsabile. L'unico povero malcapitato della situazione, che stava facendo la sua traiettoria in solitaria ed ha visto la sua gara rovinata, è stato Kimi Raikkonen. Il finlandese infatti è sembrato molto stizzito nel post gara, quando gli è stato chiesto come avesse preso le scuse del suo compagno ha risposto, dicendo: "Si è vero, mi ha chiesto scusa, ma questo non cambia che io abbia dovuto iniziare la mia corsa dall'ultimo posto."

Enzo Ferrari diceva: "Piloti, che gente!" Oggi più che mai questo aforisma del Drake torna utile. Io però questi ragazzi mi sento in dovere di ringraziarli, perchè è anche attraverso questi episodi e queste polemiche che rendono le domeniche delle corse uniche ed emozionanti. Proprio come ci piace vedere.

Alessandro Gazzoni

 

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