Nonostante il tentativo di mantenersi volutamente lontana dalle luci della ribalta (grazie alla precisa scelta di macinare chilometri senza badare alla prestazione sul giro secco), la Mercedes è finita comunque al centro dell'attenzione in occasione della quarta giornata di test sul circuito di Barcellona. Il motivo? L'attesissimo nuovo muso montato sulla W07, ormai atteso da giorni, che ha suscitato grande attenzione nel paddock, ma che al tempo stesso ha sollevato qualche perplessità anche tra i team rivali.

In una sessione caratterizzata dalla carenza di novità tecniche particolarmente indicative, il team campione del mondo si è infatti distinto, presentando una soluzione ardita, originale e per certi versi controcorrente. Alla base di tutto vi è il sistema S-Duct, già visto in passato su diverse monoposto, ma presentato ieri sulla nuova monoposto di Brackley (sotto l'attento sguardo del responsabile tecnico Paddy Lowe) attraverso un'interpretazione del regolamento che sta già facendo discutere. Ma andiamo ad esaminare in dettaglio le novità messe in mostra dal nuovo muso della W07, rispetto a quello presente sulla versione "standard": esso presenta innanzitutto una forma del muso decisamente più appuntita, anche se sono soprattutto i piloncini di sostegno, particolarmente stretti ed arcuati, a caratterizzare questa versione. Il lavoro degli ingegneri della scuderia anglo-tedesca si è concentrato sull'obiettivo di ottimizzare il flusso nella parte inferiore del muso, con l'aria che adesso viene pescata anche all'esterno dei sostegni dell'ala: una scelta, quest'ultima, decisamente in controtendenza rispetto a quella adottata dagli altri team, con l'aria che viene poi in gran parte indirizzata verso i nuovi turning vanes a quattro elementi.

Ma l'aspetto più interessante riguarda sicuramente il sistema S-Duct, che propone una presa d'aria molto avanzata nella parte inferiore del muso, capace di convogliare l'aria verso il canale che attraversa il telaio e fuoriesce dalla parte superiore, in prossimità di una feritoia posta alle spalle del tubo di Pitot. Una soluzione che ha fatto storcere più di una bocca nel paddock: nello specifico, il problema riguarderebbe proprio la posizione della fessura inferiore, evidentemente posizionata oltre i 150 mm dalla centina del telaio consentiti dal regolamento. Questa restrizione sarebbe stata aggirata attraverso una sorta di "prolunga", staccata dal telaio ed in grado di posizionare la feritoia inferiore al di là del limite consentito: il regolamento però verrebbe tecnicamente rispettato in quanto il canale vero e proprio, ovvero quello che attraversa il telaio, sarebbe invece posizionato entro tale spazio. Ma non è tutto: oltre al sistema S-Duct, ulteriori perplessità sono emerse per quanto riguarda l'eventuale eccessiva flessibilità dell'ala anteriore, derivante dalla presenza di due piloncini di sostegno particolarmente ristretti.

Insomma, la Mercedes non ha ancora mostrato tutte le sue carte ma è già capace di fare discutere. Il team, nel frattempo, ha effettuato nell'ultima giornata alcune prove comparative, montando al mattino la nuova soluzione con Hamilton e al pomeriggio quella "standard" con Rosberg. Ma se, nel corso dei test della prossima settimana, le prove dovessero essere finalizzate a provare ulteriormente la nuova ala in vista di Melbourne, ecco che potrebbe scattare qualche richiesta di chiarimenti alla FIA da parte di qualche team rivale. Il tutto anche se, nel frattempo, è stato proprio il delegato tecnico Jo Bauer a dare il via libera alla Mercedes per quanto riguarda tale novità, dopo il superamento dell'indispensabile prova di crash test. Il punto riguarderebbe quindi un'eventuale violazione allo "spirito" del regolamento tecnico: e se le scaramucce iniziassero ancora prima dello spegnimento dei semafori a Melbourne?

Da Barcellona - Marco Privitera

 

"VECCHIA" VERSIONE (foto CircusF1.com)

NUOVA VERSIONE (foto CircusF1.com)