Se il tempo di Vettel della mattinata (1:17:182 che gli vale la leadership di giornata) significa qualcosa di più che una prestazione con gomma tenera e un'ottima temperatura, certo non impensierisce Lewis Hamilton, per nulla preoccupato della prestazione del ferrarista. Il campione del mondo è anzi ansioso di misurarsi con il rivale del 2017 e non solo. "Non sono impressionato dal tempo di Sebastian; è impossibile sapere se stesse girando in modalità qualifica, dunque non mi preoccupo e spero che i loro tempi siano molto buoni, perché così potremo lottare". Hamilton ci mette dentro anche la Red Bull e si dice pronto anche alla lotta a tre:"La macchina è come quella dell'anno scorso ma ancora più buona. Durante i test non spingi mai al massimo, si lavora soprattutto su aerodinamica, sospensioni, setup per interpretare nel modo giusto la finestra di utilizzo delle gomme" sottolinea. L'auto dell'anno scorso era definita una diva, ma la W09 proprio no: "E' ancora presto" dice, "dobbiamo conoscerci meglio, ancora presentarci ufficialmente". Non c'è nulla che cambieresti di questa macchina? "Oltre all'Halo intendi?", scherza il pilota inglese, che si sente in forma come non mai, pronto alla sfida e alla lotta in pista. "Credo di essere molto più forte dell'anno scorso, sia fisicamente che mentalmente, comprendo meglio la macchina, tutti i suoi comportamenti, il connubio con le gomme; questa pista inoltre è particolarmente insidiosa per trovare il setup giusto, poi il freddo non aiuta. In Australia sarà tutto molto più divertente" continua. "I test sono noiosi, provo diversi elementi, tante soluzioni, mi dicono di uscire e guidare, raccogliere dati e sensazioni. Tra un run e l'altro sto seduto in macchina e mando le email, non è molto eccitante, non c'è l'adrenalina della gara".  

Ma come mantenere motivato e affamato un team che ha dominato le ultime quattro stagioni? "Ogni anno abbiamo nuovi cervelli che arrivano, e ognuno degli ingegneri è sempre impegnato nel ridisegnare e riprogettare qualunque cosa, è un ambiente fantastico. E' la squadra migliore, punto e basta. La squadra è motivata perchè sanno di avere me in macchina, e io lo sono perchè so di avere una macchina perfetta tra le mani, per questo tutto funziona alla grande". Non teme il paragone con altri campioni e leggende dello sport come Messi, Federer o Kobe Bryant. "Credo che la caratteristica di tutti questi campioni sia la capacità di andare oltre a tutti gli impegni, la famiglia, l'età che avanza e continuare ad essere al top, tornare ad essere al top ed essere un riferimento per tutti gli altri. Non esiste la perfezione nello sport" prosegue, "ci si può solo avvicinare. In tutta la mia carriera non credo di aver mai fatto un giro davvero perfetto. Ogni curva, ogni cordolo, tutto può essere affrontato sempre meglio, ancora più veloce". Hamilton il perfezionista, l'incontentabile, il pilota maturo e consapevole dei propri mezzi. 

Domani ultima giornata di test, ci sarà la simulazione di gara: "saranno dati importanti dice Hamilton, spero in una giornata interessante". Ma perchè la Mercedes è l'unica squadra a schierare ogni giorno entrambi i piloti? "E' una scelta pratica" spiega Hamilton, "i test sono noiosi e un giornata intera è molto provante fisicamente e mentalmente" aggiunge. "Schierando in pista due piloti invece i tecnici hanno la possibilità di ricevere due feedback diversi nella stessa giornata, e senza essere mentalmente distrutto hai voglia di tornare immediatamente in pista". Una cura del dettaglio da campioni del mondo. 

da Montmelò (Spagna) - Stefano De Nicolò