Max Verstappen taglia il traguardo del Gran Premio degli Stati Uniti al terzo posto, ma sul podio non ci salirà mai. 5 secondi sul tempo finale è la penalità che la Fia gli commina per il sorpasso su Raikkonen a tre curve dalla fine della gara. Un sorpasso bellissimo ma irregolare, e di conseguenza sanzionato. Il sorpasso su Kimi è deciso, istintivo, letale; ma la manovra è all'interno, e con tutte e quattro le ruote oltrepassa il limite stradale, di fatto tagliando la curva. Manovra non consentita, e la FIA, dopo tante polemiche, dimostra di saper sanzionare anche il giovane talento che sta conquistando la Formula 1. Tanti piloti hanno oltrepassato il limite della pista, ma nel briefing dei piloti Charlie Whiting aveva permesso di farlo solo in alcuni punti del circuito piuttosto che in altri. Ma la sensazione che ci siano due pesi e due misure nel giudizio è evidente.

La rimonta di Verstappen si ferma così ai piedi del podio, dopo una grandiosa rimonta dalla 16^ posizione fino al quarto posto. Un curioso siparietto va in scena nella stanza del retro podio, uno spettacolo surreale e al limite della finzione, degno del migliore incontro di wrestling americano. Vettel e Hamilton si congratulano con il giovane olandese, chiacchierano e si scambiano impressioni per la gara; dopo qualche minuto però tocca informare il campioncino che di podio...no, oggi non se ne parla. Deve abbandonare la sala e lasciare spazio a Raikkonen, che dopo aver, con un eufemismo, aperto la porta a Vettel per un ordine di scuderia, agguanta per i capelli un podio ormai insperato. 

Un vero peccato, perché Verstappen meritava di finire nella top 3, dopo una gran rimonta e una gara d'attacco come sa fare lui, aiutata da una strategia su due soste brillante e aggressiva. Galvanizzato, forse, da quel rinnovo di contratto triennale che lo porterà ad essere la prima guida della Red Bull per i prossimi anni. Velocissimo nel finale per andarsi a prendere i punti importanti. "E' molto stupido il modo in cui i commissari hanno agito" ha commentato Max a fine gara come al solito senza mandarle a dire "per tutto il weekend abbiamo visto piloti oltrepassare il limite della pista, ma nessuno è stato penalizzato". La Federazione ha agito con prontezza alla situazione infliggendo la penalità in pochissimi minuti, per evitare la spiacevole scena dello scorso anno in Messico, quando lo stesso Verstappen, reduce da un aspro duello con Vettel, fu protagonista di un episodio analogo di podio/non podio. "Ho fatto un'ottima rimonta" ha proseguito Max, "una gara grandiosa e il podio sarebbe stato perfetto. Negli ultimi tre Gran Premi la macchina è andata molto bene, soprattutto sul passo gara"

Nelle parole di Verstappen in effetti c'è della verità. La Red Bull conferma la sua abilità nello sviluppo durante la stagione e ha dimostrato di esserci, e di essere ormai a pochi decimi dalla Ferrari anche in gara. Oggi anche lo stesso Ricciardo avrebbe potuto comodamente finire a podio se un guasto alla power unit non lo avesse appiedato nelle fasi iniziali di gara. 

E lo sviluppo Red Bull in gara è proprio quello che nei prossimi appuntamenti potrà dare del filo da torcere a tutti quanti, ma in primis alla Ferrari. 

Stefano De Nicolo'

 

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