Se la pole position di Hamilton era data quasi per scontata, viste le prestazioni messe in mostra dalla Mercedes nelle libere e soprattutto il recente ruolino di marcia del tre volte campione del mondo, si può affermare che l'altra grande prodezza delle qualifiche di Austin sia stata firmata da Sebastian Vettel. Capace di andare oltre i limiti della sua SF70H, di piazzare un ultimo tentativo superbo che lo ha portato a chiudere con un margine di soli 239 millesimi dal nuovo record della pista siglato dal britannico in 1:33.108. In Mercedes, infatti, se qualcuno già pregustava una prima fila tutta color argento ha dovuto ricredersi nei minuti finali, quando Bottas non è riuscito a migliorare il proprio tempo dovendosi accontentare della terza piazza. Quest'ultima tra l'altro conquistata per un vero e proprio battito di ciglia, visto che Ricciardo e Raikkonen (autori del medesimo tempo) hanno accusato un gap di soli nove millesimi dal finnico di casa Mercedes. 

Una qualifica, dunque, meno scontata di quanto si potesse pensare: se da un lato, infatti, la pole di Hamilton non è mai apparsa seriamente in pericolo, vista l'egemonia del numero 44 in tutti i turnio di prove andati finora in scena sul suolo texano, la bagarre è stata molto intensa su uno dei circuito tra i più selettivi del Mondiale. Con i due rivali nella lotta al titolo in prima fila, e Bottas, Ricciardo, Raikkonen e Verstappen racchiusi in meno di un decimo (anche se l'olandese domani dovrà scontare una penalità di 15 posizioni) la gara si preannuncia particolarmente interessante, con la staccata della prima curva che potrà rivelarsi quantomai decisiva per l'esito del Gran Premio.

Gli altri sono rimasti ben staccati dai "magnifici sei": ad emergere è stato Ocon, il quale domani scatterà dalla terza fila (complice la penalità di Verstappen), davanti a un ottimo Carlos Sainz (al debutto con la Renault, ad un eccellente Fernando Alonso e al compagno di scuderia Sergio Perez. Delusione per Felipe Massa, veloce nelle libere ma poi incapace di andare oltre l'11° tempo in qualifica, mentre disastroso l'esito dell'altro pilota Williams Lance Stroll: frenato da alcuni guai alla Power Unit, il giovane canadese non è andato oltre la tagliola del Q1, segnalandosi soprattutto per un'assurda manovra che ha rischiato di provocare un pericoloso incidente con Grosjean. 

Daniil Kvyat, al proprio rientro sulla Toro Rosso, si è preso una piccola rivincita persoanle, rifilando un buon margine all'esordiente Brendon Hartley, il quale non ha comunque sfigurato anche se domani dovrà scattare dal fondo della griglia complici le penalità accumulate dalla sua vettura. In difficoltà Vandoorne, bene Ericsson che ha sfiorato l'accesso alla Q2, mentre l'aria di casa non ha portato bene alla Haas, capace di portare il solo Grosjean in Q2, con Magnussen desolatamente ultimo.

Domani la gara scatterà alle ore 21 italiane, con il commento live a partire dalle 20:50 su Radio LiveGP per una gara che si preannuncia tutt'altro che scontata.

Marco Privitera

quali austin

 

 

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