Si attendeva il diluvio, e diluvio alla fine è stato. La seconda sessione di prove libere del GP Usa è stata cancellata a causa del maltempo che sta tenendo banco in queste ore nell'America Centrale, con il devastante uragano Patricia atteso nelle prossime ore sul Messico e che potrebbe lambire anche il Texas nel corso del weekend. Pista allagata ad Austin, dunque, e niente da fare per piloti e team che invece speravano di poter trarre indicazioni utili dalla seconda ora e mezza in programma, dopo una sessione mattutina condizionata anch'essa dall'asfalto bagnato.

Ma è apparso a tutti subito chiaro che sarebbe stato impossibile dare il via alle prove vista la quantità di pioggia caduta sul circuito, con gli spettatori invitati a mettersi al riparo e commissari allontanati dalle rispettive postazioni per motivi di sicurezza. A farla da padrone sono quindi stati tuoni e fulmini, con la comunicazione ufficiale della cancellazione che è arrivata attorno alle 22 italiane a causa dell'impossibilità da parte dell'elicottero di soccorso di potersi alzare in volo almeno per le successive due ore. Il tutto in attesa di capire se il meteo potrà concedere una tregua per la giornata di domani, anche se le previsioni sembrano essere tutt'altro che positive.

Qualora fosse nuovamente impossibile scendere in pista, le qualifiche potrebbero addirittura slittare alla mattinata di domenica: una situazione decisamente atipica, verificatasi per l'ultima volta nel 2013 in occasione delle qualifiche del Gran Premio d'Australia a Melbourne. Per il momento, le uniche indicazioni sono quelle emerse dalla prima sessione, con Rosberg capace di primeggiare rifilando oltre 1" alle due Red Bull di Kvyat e Ricciardo. Ma con solo un'ora e mezza di prove alle spalle, il rischio di ritrovarsi a competere per le qualifiche praticamente "al buio" è più reale che mai: un'ulteriore incognita in una gara di per sé già ricca di incertezze.

Marco Privitera

{jcomments on}