Ciò costituisce un miglioramento di oltre un secondo e mezzo rispetto alla pole dello scorso anno, ad evidenziare il netto "salto" reso possibile dalla crescita delle performance da un lato, ma soprattutto dall'utilizzo della mescola Supersoft (non presente in Ungheria lo scorso anno) e della recente riasfaltatura del tracciato, quali fattori determinanti in questo processo, dall'altro. A questo punto, persino il record sul giro assoluto dell'attuale configurazione del circuito (stabilito nel 2004 da Michael Schumacher con la Ferrari) in 1:19.071, potrebbe davvero risultare "a rischio".

In ogni caso, la sessione ancora una volta ha ribadito la netta superiorità Mercedes, con il leader del Mondiale capace di imporsi nella simulazione di qualifica con un margine di quasi sei decimi nei confronti della Red Bull di Daniel Ricciardo, apparsa decisamente competitiva sul giro secco ma ancora in difficoltà nei long run, dove ha evidenziato un degrado anomalo degli pneumatici. E menomale (per gli altri) che all'appello è mancata la W07 di Lewis Hamilton, protagonista nelle fasi iniziali di un incidente alla curva 11 che ha costretto la Direzione Gara ad esporre la bandiera rossa per alcuni minuti. Alla base del crash un probabile errore da parte del campione del mondo britannico, il quale ha utilizzato in maniera troppo "allegra" la striscia bianca posizionata all'esterno in entrata di curva, finendo quindi testacoda ed impattando (a velocità non troppo elevata) le protezioni poste al termine della via di fuga. La monoposto è stata prontamente recuperata ed Hamilton sottoposto ad alcuni controlli presso il centro medico della pista, pronto per tornare in azione nella giornata di domani, quando la sua monoposto (svolti i necessari interventi) sarà pienamente recuperata.

Alle spalle dell'inarrivabile Rosberg si è piazzata la Red Bull con Daniel Ricciardo, apparsa a proprio agio sul giro secco ma piuttosto in difficoltà nei long run, dove al momento ha pagato un evidente degrado degli pneumatici. Da questo punto di vista sembra andare meglio la Ferrari, terza con Sebastian Vettel, seppur staccato di quasi un secondo dal proprio connazionale. La SF16-H è comunque apparsa ancora ben lontana dai rivali della casa di Stoccarda, anche relativamente alla simulazione gara, dove Raikkonen (a parità di gomma) ha pagato diversi decimi al giro nei confronti della monoposto di Nico Rosberg.

Il "baby-prodigio" Max Verstappen ha per ora pagato ben sette decimi dal proprio compagno di squadra, riuscendo comunque a precedere la monoposto del campione del mondo, autore di soli 4 passaggi nella sessione odierna. Alle spalle di Raikkonen (anch'egli ben lontano dalla vettura gemella) a chiudere la top ten si sono piazzate le McLaren di Alonso e Button e le Force India di Hulkenberg e Perez. Da segnalare il guaio tecnico occorso nel finale alla Sauber di Felipe Nasr, il quale ha abbandonato la propria monoposto all'altezza di curva 2, proprio pochi istanti prima che nello stesso punto finisse in testacoda la Toro Rosso di Sainz. Domani si tornerà in azione, con l'incognita legata al meteo sempre presente che rappresenta forse l'unica speranza per contrastare la supremazia color argento.

 

Marco Privitera