La Red Bull attendeva con ansia l'appuntamento sul circuito magiaro per cercare di inserirsi nella lotta al vertice tra Mercedes e Ferrari, e dalle prime indicazioni le speranze sembrerebbero essere ben riposte: Daniel Ricciardo ha infatti ottenuto la migliore prestazione nella prima sessione di prove libere, stampando il crono di 1:18.486 e fermandosi a soli cinque centesimi dal record fatto segnare in qualifica da Rubens Barrichello nel lontano 2004. L'australiano ha preceduto la Ferrari di Kimi Raikkonen, abile nel portarsi in scia al leader di giornata nel finale di sessione, fermandosi a soli 234 millesimi dalla vetta: il finlandese ha dovuto fronteggiare dapprima alcuni intoppi con il sedile della vettura ed in seguito alcuni interventi nella zona posteriore della SF70-H, prima di stampare il proprio miglior giro con gomma Supersoft nuova.

Le Mercedes hanno letteralmente dominato la prima parte della sessione, salvo poi concentrarsi sulle prove a maggior carico di benzina: Lewis Hamilton ha ottenuto il terzo tempo e Valtteri Bottas il quinto, con Max Verstappen che è riuscito ad infilarsi tra le due Frecce d'Argento con la quarta prestazione a sei decimi dal compagno. Lavoro oscuro per Sebastian Vettel, il quale ha preferito non sfruttare la gomma nuova chiudendo con il sesto tempo ad oltre un secondo da Ricciardo. il tedesco è stato protagonista anche di un testacoda nella fase iniziale della sessione all'altezza della curva 12, in un punto che ha tradito più di un pilota.

Se Vettel infatti è riuscito a ritornare ai box senza danni, lo stesso non si può dire delle due Haas di Romain Grosjean e Antonio Giovinazzi, finite con una dinamica più o meno simile contro le barriere: il francese è riuscito poi a raggiungere la pit-lane dopo essersi "appoggiato" alle protezioni con la parte posteriore, mentre molto meno fortunato è stato il pilota pugliese, il quale ha danneggiato pesantemente la vettura terminando anzitempo le proprie libere e causando l'esposizione della bandiera rossa per alcuni minuti. Nello stesso punto, da registrare anche un'escursione di Lance Stroll, mentre Palmer ha invece "polverizzato" l'ala anteriore della propria Renault finendo oltre il cordolo in curva 5, disseminando la pista di detriti e costringendo la Direzione Gara a fermare le ostilità con qualche secondo di anticipo.

Per il resto, dal paddock è arrivata la conferma ufficiale dell'accordo che legherà Sauber e Ferrari anche per i prossimi anni per quanto riguarda la fornitura di motori, in un appuntamento che promette di lanciare un'estate molto calda dal punto di vista del mercato piloti. Nel frattempo, l'appuntamento è per le ore 14, quando avrà inizio la seconda sessione di libere e si potranno trarre maggiori indicazioni su quanto potrà dire il weekend in terra magiara.

Marco Privitera

 

fp1 budapest

 

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