La Ferrari si è comunque confermata competitiva, grazie all'ottimo secondo tempo fatto registrare da Kimi Raikkonen a meno di tre decimi dal tedesco ed al positivo passo gara messo in mostra dalla SF16-H. Il gap evidenziatosi nel corso del weekend di Sochi sembra decisamente ridimensionato sul tracciato spagnolo, molto esigente dal punto di vista telaistico ma nel quale le performance della Power Unit ricoprono un peso specifico sicuramente inferiore. Piuttosto lontani dai rispettivi compagni gli altri due esponenti dei top team: Lewis Hamilton ha siglato il terzo tempo ad oltre sette decimi dalla vetta, mentre Vettel ha chiuso quarto a circa 1" da Rosberg. Il britannico, che in questo weekend utilizza una versione aggiornata della MGU-K Mercedes, è sembrato tutt'altro che soddisfatto del feeling trovato sin qui con la propria vettura, mentre il tedesco non è riuscito a sfruttare appieno il potenziale della vettura nel corso della simulazione di qualifica.

In attesa di trarre maggiori indicazioni dalla terza sessione di libere che andrà a precedere le qualifiche, la vera sorpresa della giornata è indubbiamente costituita da Carlos Sainz, capace di portare la sua Toro Rosso in quinta piazza immediatamente a ridossi dei "magnifici quattro". Lo spagnolo, in un weekend caratterizzato dall'acceso dibattito sullo "scambio" tra Max Verstappen e Daniil Kvyat, è riuscito a precedere gli altri tre piloti del gruppo, togliendosi la soddisfazione di mettersi alle spalle entrambi i "cugini" della Red Bull. A tal proposito, nel team di Milton Keynes ha nuovamente stupito il giovanissimo olandese, capace di chiudere la giornata a meno di due decimi dal neo-compagno di scuderia Daniel Ricciardo. Meno brillante Daniil Kvyat, il quale ha chiuso al quindicesimo posto una giornata che lo ha visto impegnato a doversi ri-adattare alla monoposto di Faenza.

Da segnalare l'inconveniente occorso a Jolyon Palmer, il quale in fondo al rettifilo box si è trovato a dover gestire una foratura improvvisa sulla posteriore sinistra della propria Renautl: fortunatamente, il pilota inglese è riuscito a controllare la monoposto e parcheggiarla all'esterno di curva 1, provocando così l'esposizione della bandiera rossa per alcuni minuti. In fondo al gruppo, prosegue la crisi nera della Sauber, ben distante da una Manor che, grazie agli importanti aggiornamenti aerodinamici apportati sulla vettura, è riuscito a relegare il team elvetico allo scomodo ruolo di "ultimo" della classe.

Marco Privitera

 

{jcomments on}