E' stata la polemica del weekend: le gomme della discordia. Quei dannati 0,4 millimetri di spessore del battistrada hanno avvelenato l'intero fine settimana di Barcellona; ma la verità è che questa Mercedes probabilmente avrebbe vinto anche su tre ruote visto il ritmo impressionante di Hamilton dalla partenza fino alla bandiera a scacchi. La Ferrari questa volta non poteva fare altro che giocare di rimessa limitando i danni, ma una strategia incomprensibile è costata il podio a Sebastian Vettel, che deve accontentarsi di un modesto quarto posto dopo una buona qualifica e una grande partenza. 

Il tedesco supera infatti agevolmente Bottas al via conquistando la seconda posizione ma senza riuscire ad avvicinare minimamente Lewis Hamilton che per tutta la gara è tra i 5 decimi e il secondo al giro più veloce del tedesco della Ferrari, che non può che difendersi. La Ferrari tenta la svolta durante la Virtual Safety Car che entra in seguito al ritiro di Ocon e richiama Vettel per un cambio gomme in previsione dell'ultimo stint di gara da affrontare. La sorpresa è che Seb esce di nuovo con gomme medie, senza ricorrere all'ultimo set di supersoft ancora a disposizione per lanciarsi in giri da qualifica. Al di là di questo il pit stop è lento e costa il podio al campione della Ferrari: al ritorno in pista infatti Vettel non riesce nemmeno ad avvicinarsi a Verstappen per tentare l'assalto al terzo posto. Una chiusura modesta di un weekend iniziato con bel altre aspettative e scandito dal ritiro di Kimi Raikkonen per un problema al motore, probabilmente al turbo. 

Il tema gomme non è stato digerito nè in pista, dove Vettel è stato costretto ad una sosta extra per arrivare in fondo, nè a livello dirigenziale con Maurizio Arrivabene duro nei confronti di Toto Wolff per essere stati solamente "informati" invece che consultati per la definizione delle coperture da portare a Barcellona, Silverstone e Paul Ricard. Pur senza novità tecniche rilevanti, la Mercedes è riuscita a tornare saldamente in testa e a dominare la gara, ribaltando completamente il trend delle prime gare ed imporsi con un fenomenale Lewis Hamilton tornato in stato di grazia. Il campanello d'allarme per la Ferrari, se di questo si può parlare, sono le tre gare di fila senza podio per Vettel, e una vettura apparsa - per la prima volta in stagione - poco a suo agio con le gomme. Con le classifiche che si allungano (Hamilton a +17 su Vettel e Mercedes a +27 su Ferrari), rimane preoccupante che Sebastian non sia riuscito ad avvicinare Verstappen che guidava una vettura con l'ala danneggiata e gomme più vecchie, e che ancora una volta abbia lasciato sul campo punti importanti per una strategia non perfetta, forse azzardata, sicuramente incomprensibile. 

Montecarlo sarà una gara molto particolare per valutare questo tema, ma già il Canada sarà un ottimo banco di prova per verificare se la Ferrari è ancora davanti alla Mercedes. Ma intanto la polemica è servita! E non farà altro che crescere. 

Stefano De Nicolo'