Con la quinta doppietta consecutiva la Mercedes spedisce la Ferrari all'inferno: rosse fuori dal podio sulla pista più rappresentativa di tutta la Formula 1 con una prestazione avvilente e senza appello. Vettel quarto e Leclerc quinto certificano la totale mancanza di prestazione della Rossa: ora il mondiale si fa un incubo.

A Mattia Binotto, in conferenza stampa è stato chiesto se secondo lui la Mercedes riuscirà a vincere tutte le gare di questo campionato. Dopo quanto visto oggi la domanda è quantomeno legittima, la riposta fin troppo scontata. 'No' si lanciano in coro i due piloti, 'noi non molliamo mai' rilancia a sua volta il team principal.

Quello che ci ha raccontato il Gran Premio di Spagna invece è una Mercedes invincibile che macina record, che fa doppiette a raffica, non sbaglia nulla, ed è talmente inavvicinabile per la Ferrari che persino la Red Bull è davanti alle rosse in classifica, con Verstappen che col podio di oggi precede i due ferraristi. Il giro più veloce in gara della Ferrari è stato di 1,3 secondi più lento rispetto a quello di Hamilton, e durante il Gran Premio nei primi 25 giri il ritmo delle rosse era di almeno 8 decimi più lento. Persino il terzo posto che nelle prime gare era parso quantomeno il risultato di ripiego appare ora irraggiungibile.

Questa Caporetto si svolge sulla pista di riferimento di tutta la Formula 1, quella che certifica la bontà di una vettura, se non di un intero progetto. Gli alibi, oggi, stanno a zero. Leclerc prova l'azzardo di una strategia alternativa con gomma dura per andare fino in fondo, ma la safety car entrata nel momento sbagliato rovina i suoi piani; Vettel dal canto suo prova un assalto disperato in partenza sui due Mercedes con una staccata impossibile e spiattella le gomme, segno di quanto debba fare i salti mortali per combinare qualcosa. Si scambiano le posizioni più volte durante la gara i due ferraristi, per favorire il ritmo di chi di volta in volta era più veloce, ma serve a poco. Le Mercedes passeggiano fino al traguardo e nemmeno la ripartenza dopo l'interruzione riesce a regalare emozioni.

Le novità portate dalla Ferrari in questo weekend non hanno funzionato e reso meno delle aspettative. Solo il motore sembra essere un punto di forza di questa macchina, ma servono grossi miglioramenti per quanto riguarda trazione, velocità in curva, stabilità, carico aerodinamico, gestione delle gomme. Ognuno di questi elementi si somma agli altri e consegna una macchina lenta e difficile da interpretare.

Binotto non si sbilancia e si appende allo spirito di squadra che però non è in grado di dare risposte pronte per spiegare cosa non funziona. Non si sa. Il mondiale è lungo, ma la Mercedes dei record non vuole lasciare dietro neanche le briciole. Davanti al suo presidente in partenza Zetsche confeziona un altro piccolo capolavoro e vola verso Montecarlo, dove può già ammazzare il mondiale. La risposta della Ferrari proverà ad arrivare già nei test di martedì e mercoledì, in cui alternerà ben 4 piloti per provare a salvare capra e cavoli.

Da Barcellona - Stefano De Nicolo'