La gara. Qualche minuto prima del via della corsa, una scroscio d’acqua obbliga i pilota a montare coperte da bagnato (alcuni optano per le intermedie, altri per le full wet). Allo spegnimento dei semafori Vettel conserva la prima posizione, Raikkonen parte bene al contrario di Verstappen. Però poco prima di imboccare la prima curva, il tedesco sterza verso sinistra per difendere la posizione, manovra analoga compie l’olandesino che colpisce Raikkonen oramai appaiato alla sua RB13 numero 33: il risultato è un’incredibile carambola che mette ko i tre. Tra i piloti coinvolti al via c'è anche, per sua sfortuna, Fernando Alonso, autore di un ottimo spunto e costretto ad alzare bandiera bianca poco dopo per i danni riportati dalla collisione con Verstappen.

Con il triplo ritiro di Vettel, Verstappen e Raikkonen, Hamilton, partito dalla quinta piazza, si ritrova incredibilmente in testa beffando anche Ricciardo che precede Hulkenberg, Perez e Bottas.

L’incidente al via (messo under investigation, con Vettel, Raikkonen e Verstappen convocati al termine del GP dagli stewards che però hanno deciso di non emettere sanzioni) costringe la direzione gara all’ingresso in pista della Safety Car, per rimuovere i detriti presenti in pista. Al termine del quarto giro vettura di sicurezza rientra ai box, con Hamilton che inizia a imprimere un ritmo a cui Riccardo fatica a replicare.

All’11° passaggio la gara subisce un secondo congelamento, complice l’errore di Kvyat che impatta contro le barriere a curva 7: nuovo ingresso della Safety Car. Approfittando della neutralizzazione, vari piloti montano un nuovo treno di intermedie, tra cui Ricciardo. Al 15° passaggio la gara torna nella sua valenza agonistica, con il copione che non subisce alcun mutamento: Hamilton continua a spingere, abbassando costantemente i tempi, riportando tra se e l’australiano della Red Bull un gap importante.

Con il passare dei giri, il manto stradale inizia ad asciugarsi. I primi a montare gomme slick (giro 25) sono Magnussen e Massa, protagonisti successivamente di un bellissimo duello in pista. Poco dopo (giro 29) è il turno di Ricciardo, che opta per le supersoft, seguito da Bottas e nella tornata successiva da Hamilton. Con pista asciutta, Ricciardo riesce a rispondere ad Hamilton, realizzando crono fotocopia: la forbice tra i due resta pressoché imutata.

Al 37° nuova passerella in pista per la Safety Car, favorita all’incidente di Marcus Ericsson che si gira dopo aver impattato contro il guardrail sotto il ponte. Alcuni piloti tornano ai box per cambiare le gomme, rientra anche Hulkenberg per alcuni problemi idraulici che successivamente lo costringono al ritiro, svanendo così la possibilità per il tedesco di concludere la corsa al quarto posto.

Neanche questo nuovo momentaneo stop scalfisce la concentrazione di Hamilton, che torna a spingere anche nel finale. Ricciardo tenta di rimanere vicino alla W08 Hybrid dell’inglese, ma poi è costretto a guardare negli specchietti Bottas giunto a pochi secondi dalla sua Red Bull.

Le prime tre posizioni non subiscono alcun mutamento fino alla bandiera scacchi, giunta al 59° giro (dei 61 previsti). Hamilton trionfa in maniera autoritaria, davanti a Ricciardo e al compagno di squadra Bottas, autore quest’ultimo di una gara incolore. A ridosso del podio c’è la Toro Rosso di Carlos Sainz. Seguono Perez, Palmer, Vandoorne, Stroll, Grosjen e Ocon che chiude la Top Ten.

Il prossimo appuntamento è in programma in Malesia, sul tracciato di Kuala Lumpur, domenica 1 ottobre.

 

Piero Ladisa