Ennesima dimostrazione di forza da parte della Mercedes: d'altronde, sotto un cielo stellato la casa della stella a tre punte non poteva non essere protagonista. Il team di Stoccarda piazza per la quattordicesima volta una vettura davanti a tutti al sabato: stavolta è toccato a Nico Rosberg l'onore della pole position. Il tedesco conclude questa giornata di qualifiche con un crono quasi imbarazzante: 1:42.584, sbriciolando il precedente record della pista appartenente a Sebastian Vettel che nel 2013 girò tre decimi più lento del connazionale. Così facendo Nico ha posto una serie ipoteca sul risultato di domani: in un circuito stretto ed angusto come quello di Marina Bay, scattare dalla prima casella della griglia aiuta infatti moltissimo. L'edizione 2014, dove le Frecce d'argento non riuscivano a tenere il passo di Ferrari e Red Bull, è ormai solo un lontano ricordo. La prima Rossa paga un secondo dai leader del mondiale, mentre sono cinque i decimi rifilati a Daniel Ricciardo.

L'australiano ha comunque colto al volo l'occasione che un circuito di telaio come quello asiatico ha concesso al team di Milton Keynes: Daniel è stato infatti in grado di mettere la sua RB12 davanti alla W07 del campione del mondo in carica. Ricciardo è stato fenomenale nel riuscire a tirare fuori il giro perfetto dopo un errore in Q3 che lo aveva portato a sfiorare le barriere. Tanto fenomenale lui quanto astuto il suo muretto: in casa Red Bull infatti sono riusciti a giocare con successo la carta gomme, qualificando entrambe le monoposto in Q2 con la gomma super soft. Per la gara avremo quindi uno stint più lungo da parte delle vetture anglo-austriache: differenziare la strategia dalle due Mercedes è l'unico modo per sperare di impensierire le astronavi di Stoccarda.

Grande assente in prima fila come gia detto è Lewis Hamilton. Il Re Nero paga ben sette decimi dal compagno di squadra e due da Ricciardo, palesando in qualifica le proprie difficoltà di questo week end. L'inglese ha dichiarato di aver avuto diversi problemi nel trovare lo spot ideale per sfruttare le proprie gomme. Oltre a questo, Lewis ha ripetutamente pagato qualcosa nel primo settore. È dunque da rimandarsi la centesima prima fila in carriera per il numero 44, che domani partirà dalla seconda fila in compagnia di Max Verstappen sulla seconda Red Bull.

Capitolo da film horror in casa Ferrari. Kimi Raikkonen scatterà dalla quinta casella dopo aver fatto segnare un crono di quasi 1 secondo più lento rispetto al poleman di giornata, spegnando qualsiasi speranza di bissare l'impresa che vide la Rossa di Maranello dominare qui 12 mesi fa. È andata ancora peggio al suo compagno di squadra: Sebastian Vettel domani scatterà dall'ultima casella in griglia per un problema patito alle sospensioni in Q1. Il tedesco infatti una volta uscito dai box si è reso conto di avere tra le mani una macchina ingovernabile. Questo perchè l'attacco della barra posteriore era rotto: il retrotreno, comprimendosi in accelerazione, sollevava la ruota anteriore non in appoggio, impedendo a Vettel di manovrare in qualsiasi maniera la sua SF16-H. Una volta rientrato ai box gli uomini in rosso non hanno avuto tempo a sufficienza per riparare un danno così ingente.

La nota lieta della qualifica è la Toro Rosso che festeggia il 200esimo Gran Premio mettendo due piloti in Q3: Carlos Sainz centra un meraviglioso sesto posto, seguito come un'ombra da Daniil Kvyat. Il circuito da alto carico ha esaltato le caratteristiche della STR11 che torna protagonista dopo un paio di GP molto deludenti. A completare i primi dieci posti troviamo le due Force India, rispettivamente ottava e decima con Hulkenberg e Sergio Perez, quindi la McLaren di Fernando Alonso che coglie la nona piazza sul tracciato che lo vide vincitore nel 2008 su Renault e nel 2010 su Ferrari.

Alessandro Gazzoni