In tutto questo Lewis Hamilton si fa forse più grande che mai, scomodando paragoni con i grandissimi del passato, dopo il nuovo record della pista segnato a Singapore, ben 3.4 secondi più veloce della pole dello scorso anno. Non è solo il tempo a sorprendere, ma il gap rifilato agli inseguitori, primo dei quali è Max Verstappen autore anch’egli di un ottimo giro che gli ha permesso di sopravanzare entrambe le Ferrari che apriranno "mestamente" la seconda, con Vettel, e la terza fila con Kimi Raikkonen, dopo che le premesse erano ben diverse.

Non possono esser state solo le mutevoli condizioni climatiche a far dissolvere una Ferrari dimostratasi così superiore nelle prove libere ed atteggiatasi quasi con superbia nel provare a qualificarsi all’ultima tagliola con la gomma Ultrasoft, in questo weekend nettamente meno competitiva della più soffice ed in grado di far tremare i rivali della Mercedes nella Q1.

Tra timing sbagliati e piccoli errori dei piloti la pole resta lontana, lontanissima, distante oltre sei decimi per Sebastian Vettel, sette per Kimi Raikkonen, sopravanzato da un Valtteri Bottas si “massacrato” dal compagno di squadra, ma comunque meritevole di conquistare la seconda fila.

Nella pista, al pari di Monaco, nella quale conta di più la partenza al palo, Lewis Hamilton scatterà domani con i favori dei pronostici, nonostante il passo gara mostrato venerdì non fosse spesso paragonabile a quello di Ferrari (che ha effettuato la simulazione solo con Kimi Raikkonen) ed anche a quello delle due Red Bull. “Mi sono sentito un po’ Mohamed Alì in questa giornata, è come sognavo di fare, un giro incredibilmente pazzesco, non so davvero come descriverlo" ha commentato Lewis Hamilton ai microfoni. "Queste macchine sono incredibili –  ha proseguito – è esattamente così che la Formula 1 dovrebbe essere, la macchina dà sensazioni fenomenali lungo il giro e la qualifica è il momento culmine del weekend. Quando mi ritirerò mi mancheranno proprio questi momenti.”

Un ovviamente deluso Sebastian Vettel ha così replicato alle parole del diretto rivale al titolo: “Credo che i giri non siano stati ideali, ma credo che nel complesso non abbiamo sfruttato la nostra macchina al meglio. Il distacco è determinato dal giro lungo, inoltre la nostra sessione è stata caotica, ma non sono preoccupato perché noi avremmo potuto fare un lavoro migliore e non credo oggi Lewis fosse imbattibile. E’ sempre meglio partire davanti, ma la macchina è ok e potremo stare nel gruppo davanti. La gara sarà lunga ed avremo le nostre opportunità per cercare di fare qualcosa di meglio.”

Nella sfida tra Hamilton e Vettel attenzione alla Red Bull, che domani scatterà nel mezzo e visto il passo mostrato venerdì potrebbe insidiare entrambi i piloti con la possibilità di “rubare” qualche punto o ad uno o all’altro. Più difficile che possano recitare un ruolo decisivo, almeno in questa tappa, gli scudieri Bottas e Raikkonen. Resta tutto affidato alla partenza ed alla strategia, visto che l’alto degrado delle gomme Hypersoft potrebbe creare qualche opportunità.

Samuele Fassino

 

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