Non è un verdetto definitivo ma poco ci manca: con il 7° sigillo stagionale, Lewis Hamilton ha messo più di una seria ipoteca sulla conquista del titolo mondiale. Più che la prestazione di Hamilton, stratosferica come sempre, a far pendere nettamente l'ago della bilancia verso la casa tedesca è la crisi psicologica che sta accusando la Ferrari. Il team del Cavallino, infatti, esce nettamente ridimensionata in un Gran Premio (l'ennesimo della stagione) dove si era presentata da favorita.

La gara. Allo start Hamilton è bravo a non farsi soprendere e mantenere la prima posizione, mentre Vettel ingaggia subito un duello per la seconda piazza con Verstappen, affiancando l'olandese all'ingresso della prima curva. Tutto rimandato di pochi metri quando, sfruttando la scia, il tedesco della Ferrari si mette all'inseguimento del leader poco prima che venga chiamata la Safety Car, per l'incidente tra le due Racing Point Force India di Perez e Ocon, con quest'ultimo finito a muro e costretto al ritiro.

Alla ripartenza  Hamilton è ancora una volta lesto a non farsi sorprendere dal rivale, mantenendo sempre la testa ma senza l'impressione di poter scappare. Dopo una decina di giri, dove Vettel sembra poter tenere il passo di Hamilton, il tedesco viene richiamato ai box per montare gomme ultrasoft con il rivale che replica il giro successivo montanto, però, gomme a mescola soft. Dopo tre giri è la volta della Red Bull dell'olandese che, grazie anche a Sergio Perez che si era frapposto tra Vettel e Hamilton, rientra in pista proprio davanti al ferrarista.

E' l'episodio fondamentale di una Gran Premio che per tutti i restanti giri avrà come uniche emozioni i duelli in cui ad essere protagonista è, suo malgrado, Sergey Sirotkin. Al giro 34, in piena lotta con Perez, viene spinto contro il muro dal messicano con una manovra che sarà giudicata scorretta e sanzionata dalla Race Direction, mentre dopo soli 4 giri in piena bagarre con Grosjean, ha il merito di ravvivare un Gp diventato piuttosto soporifero. Infatti, ignorando le bandiere blu, i due permettono a Verstappen di incollarsi agli scarichi dell'inglese che, però, passata la paura rimette in pochi giri la situazione sui binari della sicurezza.

Per Hamilton si tratta solamente di gestire vettura e gomme e conquistare la vittoria numero 69 in carriera (la seconda a Singapore), davanti a Max Verstappen e Sebastian Vettel, con Valtteri Bottas (4°), Sebastian Vettel (5°), Daniel Ricciardo (6°), Fernando Alonso (7°), Carlos Sainz (8°), Charles Leclerc (9°) e Nico Hulkenberg (10°) a chiudere la top 10. Nella classifica iridata l'inglese porta a 40 punti il suo vantaggio sul rivale tedesco, con 6 gare ancora da disputare.

Prossimo appuntamento per il Circus è per il weekend del 30 settembre con il Gran Premio di Russia sul tracciato di Sochi.

Vincenzo Buonpane