Si è concluso un venerdì dai temi inaspettati, dopo le prime due sessioni di prove libere sul circuito russo di Sochi. Max Verstappen ha dominato la simulazione qualifica, rifilando oltre tre decimi al primo inseguitore, Charles Leclerc, mentre le due Mercedes sono sembrate in evidente difficoltà, non riuscendo a scendere sotto il mezzo secondo di distacco.

Sia nel primo che nel secondo turno, Charles Leclerc e Max Verstappen si sono alternati al vertice della classifica, dimostrando anche un passo gara superiore alla concorrenza. Discorso differente per i due compagni di team: Sebastian Vettel non è riuscito a chiudere un giro senza sbavature con la gomma soft, mentre molto tribolate sono state le due sessioni per Alexander Albon, sponda Red Bull.

Con le Mercedes in apparente difficoltà, sono stati i due giovani alfieri di Ferrari e Red Bull a prendersi la scena. I due rivali si sono “copiati” sulla simulazione di gara, cosa che ci permette di avere un raffronto interessante: se Max Verstappen aveva dimostrato un ritmo superiore nel primo stint con gomma media, con la mescola più soffice la situazione si è ribaltata a favore del monegasco.

Così come sul giro veloce, anche sulla simulazione di gara Sebastian Vettel ha dimostrato qualche difficoltà in più, pagando fino a mezzo secondo al giro dal compagno di team. Più complicato è paragonare il ritmo dei due ferraristi, visto che mentre Charles Leclerc è passato dalla gomma media alla soft, il tedesco ha fatto l’opposto.

Discorso a parte meritano le Mercedes. Le due Frecce d’Argento si sono presentate al weekend russo con i favori dei pronostici, nonostante le ultime tre affermazioni consecutive della Ferrari, ma almeno al momento non hanno confermato tale superiorità. Al netto delle mappe Power Unit utilizzate, sulla simulazione di qualifica non c’è stata storia, visto che le vetture tedesche pagavano molto nel primo settore, per avvicinarsi o, in alcuni casi, chiudere il gap solo nei due settori finali.

Sul ritmo con carico di benzina la situazione è stata simile solo nei primi giri: scaricata la vettura, Hamilton e Bottas hanno cominciato a macinare giri sul passo di Ferrari e Red Bull per poi stampare, con il pilota inglese, il giro più veloce della simulazione al calare della bandiera a scacchi.

Domani attenzione all’incognita meteo che reciterà un ruolo fondamentale nell’assegnazione della sedicesima pole position stagionale. Le prestazioni su pista bagnata rappresentano ancora un’incognita quest’anno, condizione presentatasi solo in Germania, in una sessione ufficiale. Ricordiamo che Max Verstappen, qualunque sarà il risultato della sua qualifica, dovrà scontare cinque posizioni di penalità a causa della sostituzione di una componente della Power Unit.

Samuele Fassino