Nelle qualifiche del Gran Premio di Russia, Nico Rosberg butta giù dal trono re Lewis, ormai solito candidato alla piazzola privilegiata. Il tedesco di casa Mercedes è stato il migliore a districarsi fra i tanti errori visti, riuscendo a capire come sfruttare nel modo ottimale le gomme che “stranamente” con il passare dei giri sembravano migliorare. Situazione creata anche dalle sessioni di prove libere praticamente inesistenti che si sono potute disputare nella giornata di ieri, insieme alla sessione interrotta anticipatamente stamane per il crash di Carlos Sainz, la cui presenza è in forte dubbio per la gara di domani.

Rosberg è apparso in grande spolvero già dalla Q1, dimostrando subito al compagno di squadra che oggi la questione sarebbe stata ben più dura del solito. E infatti, dopo essersi nascosto per un po’, nel momento che contava il biondino ha tirato fuori un giro "impossibile", realizzando 1:37:113. Un tempo che di fatto ha sbriciolato il precedente record del circuito, e gli ha permesso di firmare la sua terza pole position stagionale. Dietro di lui, “mesto mesto”, si è piazzato il compagno di squadra, il quale ha dovuto però "ingoiare" un distacco di oltre 3 decimi.

Ma se la prima fila era alquanto prevedibile, dietro la coppia argentata la lotta si è confermata serratissima. Ci ha pensato Valtteri Bottas a mettere tutti d’accordo, guadagnandosi la terza posizione in griglia davanti alle Ferrari di Vettel e Raikkonen, anche se tutti e tre si sono visti rifilare dei distacchi abissali dalla coppia di testa. Sicuramente questo “terzetto” ce ne farà vedere delle belle domani, essendo tutti sicuri candidati a salire sul podio. Senza contare che là davanti chissà cosa potrà succedere, con Hamilton che sicuramente non resterà inerme a guardare il compagno di squadra andare a vincere la gara.

Più indietro sulla griglia, da segnalare la buona prestazione delle due Force India (6° e 7°), l’ottima prova di Grosjean e il solito miracolo di Verstappen. Da rivedere invece, la qualifica delle due Redbull (con Ricciardo 10° e l’idolo di casa Kvyat 11°) e di Felipe Massa, che complici alcuni problemi si è beccato un distacco rasente il “quarto d’ora” dal compagno.

Da segnalare, infine, l’ennesima delusione per Fernando Alonso. Lo spagnolo, dopo un ottimo giro iniziale, si è visto rifilare quasi mezzo secondo dal meno blasonato compagno Jenson Button. E se si è uno che guadagna il quadruplo di Jenson, concedendosi anche il lusso di lamentarsi in diretta radio mondiale della propria macchina, certe figure faranno sicuramente male. 

Daniel Limardi

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