A dimostrazione della volontà del britannico di andare subito alla ricerca del limite, i numerosi testacoda e "tagli" di chicane che lo hanno visto protagonista nel corso delle due sessioni, concluse con una prestazione che sembra quasi voler rappresentare un chiaro segnale nei confronti del leader del Mondiale. Dal canto suo, Rosberg non è riuscito a dare continuità al proprio predominio, dopo una sessione del mattino in cui aveva "spaventato" tutti rifilando distacchi abissali alla concorrenza: il tedesco ha commesso qualche sbavatura nella propria simulazione di qualifica con gomme Supersoft, cogliendo il terzo posto alle spalle di Vettel e dovendo rimandare a domani i propositi di "battaglia".

In casa Ferrari, nonostante la piazza d'onore colta con il tedesco, il clima è tutt'altro che soddisfatto: il problema di natura elettrica accusato da Vettel subito dopo il giro percorso con gomme Supersoft rappresenta l'ennesimo campanello d'allarme di un inizio stagione caratterizzato da troppi problemi sulla SF16-H. Vettel è stato costretto infatti ad abbandonare la propria vettura lungo il rettifilo box, chiudendo così anzitempo la propria sessione e soprattutto impossibilitato a poter lavorare in ottica gara. Lavoro che quindi è stato svolto dal solo Raikkonen, il quale si è comunque mantenuto ben lontano (almeno per il momento) dai tempi fatti realizzare dai due della Mercedes.

Chi, invece, ha decisamente stupito sul passo gara è stato Valtteri Bottas, capace di girare sul piede del 41" basso e addirittura equivalendo le due Frecce d'Argento in termini di costanza e prestazioni. E' facile supporre che la Williams non stesse girando a pieno carico, ma il segnale lascia comunque intendere che per la gara il team di Grove potrebbe rappresentare il primo degli "altri", almeno alle spalle di Mercedes e Ferrari. La Red Bull, dopo aver provato il "cupolino" in mattinata, si è comunque confermata su buoni livelli, piazzando Ricciardo in quarta e Kvyat in sesta posizione. Bene anche le McLaren, con Button e Alonso entrambi all'interno della top ten, mentre hanno faticato più del previsto Force India e soprattutto Haas.

Numerosi, come accennato, i testacoda verificatisi su un asfalto particolarmente scivoloso: a farne le spese, oltre allo stesso Hamilton, anche Grosjean, Haryanto e Nasr, mentre Wehrlein ha invece parcheggiato la propria Manor per un guaio tecnico a pochi secondi dalla bandiera a scacchi. Domani secondo atto della roulette russa, con i protagonisti del Mondiale a darsi battaglia nell'ex-villaggio olimpico verso la corsa alla pole position: la Mercedes sembra avere già in pugno la prima fila, ma la Ferrari (guai permettendo) non starà di certo a guardare.

 

Marco Privitera