Senza un attimo di respiro, il Circus della Formula 1 fa tappa a Zandvoort, per il Gran Premio d’Olanda. Dopo il successo della passata stagione, la massima serie automobilistica torna nel Regno dei Paesi Bassi, dunque, dove un’armata di tifosi Orange attende con ansia il proprio beniamino Max Verstappen.

Seconda tappa di questo triple header di fine estate, il Gran Premio d’Olanda ha visto la scorsa stagione il trionfo del beniamino di casa, salutato da una marea di fumogeni arancioni. Vedremo se anche in questo 2022 il Campione del Mondo sarà il migliore sulla pista amica.

Un tracciato unico, quello di Zandvoort, su cui si è lavorato molto negli ultimi anni per renderlo appetibile alla F.1 anche per quanto riguarda il fattore sicurezza. Situato alla periferia di Amsterdam, l’impianto sorge tra le dune, praticamente sulle spiagge del Mare del Nord. Questa particolare posizione fa sì che una delle insidie maggiori per i piloti sia la sabbia portata in pista dal forte vento che spira spesso in questa zona.

Tante le configurazioni utilizzate fino ad oggi per il Gran Premio d’Olanda; il layout attuale misura più di 4 chilometri, con tanti curvoni veloci sopraelevati che metteranno a dura prova il carico aerodinamico delle vetture. Pista da sempre amata dai piloti, ma anche molto impegnativa, con pochi punti di sorpasso. Da ricordare le morti nel ’70 di Piers Courage e nel ’73 di Robert Williamson.

Il tracciato

Il rettilineo iniziale, unica zona DRS del tracciato, permette di scaricare tutte le marce fino all’ottava. La prima staccata proietta già verso una delle curve che ha fatto la storia dell’automobilismo, la Tarzanbocht. Si frena ai 50 metri e si scala fino alla quarta per questo secco tornante verso destra sopraelevato, dove è importante non perdere il punto di corda.

Dopo un breve allungo, è importante sfruttare tutto il cordolo sulla veloce Gerlachbocht, prima di scalare fino alla terza e affrontare il tornante verso sinistra, il Hugenholtzbocht. Il banking molto accentuato, calcolato in base alla sequenza di Fibonacci, aiuta i piloti a mantenere una velocità intorno ai 100 km/h. Una volta raddrizzato lo sterzo, giù il piede fino all’asfalto per le velocissime Hunserug e Stolemakerbocht.

La veloce destrorsa di Scheivlack dà il via ad una serie di curvoni a media velocità, in cui il carico aerodinamico la farà da padrona. Sarà uno spettacolo, soprattutto in qualifica, vedere i piloti lottare contro il banking che sicuramente influenzerà non poco le traiettorie.

Dopo un breve rettifilo, ecco l’ultimo settore, inaugurato dal destra-sinistra dell’Hans Erst Bocht. L’ultima curva è forse quella più emozionante e particolare della pista. Intitolata all’idolo locale Arie Luyendick, specialista degli ovali americani, si tratta di una lunga piega verso destra, con la pendenza che arriva fino ai 18°, come accade in molti speedway d’oltreoceano.

La F1, dunque, è pronta a tornare in uno dei suoi templi storici, che con Spa e Monza andrà a formare un trittico d’oro, di quelli che fanno impazzire i fans. La “febbre” degli Orange per Max sarà sicuramente alta, in attesa della marea rossa che affollerà il tracciato brianzolo.

ANNO DI COSTRUZIONE: 1948

LUNGHEZZA: 4.259 km

CURVE: 14

GIRI: 72

DISTANZA DI GARA: 306.648 km

Gli orari del GP d’Olanda in TV e sul web

Venerdì 2 settembre

PL1: 12.30-13.30 diretta Sky Sport F1 HD

PL2: 16.00-17.00 diretta Sky Sport F1 HD

Sabato 3 settembre

PL3: 12.00-13.00 diretta Sky Sport F1 HD

Q: 15.00-16.00 diretta Sly Sport F1 HD/ Differita su TV8 dalle 18.00/ Cronaca web su Livegp.it

Domenica 4 settembre

Gran Premio: 15.00-17.00 diretta Sky Sport F1 HD/ Differita su TV8 dalle 18.00/ Cronaca web Livegp.it

ORARI DIRETTE LIVEGP DEL GP D’OLANDA

Sabato 3 settembre

Diretta qualifiche dalle 14.45

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Domenica 4 settembre

Diretta gara dalle 14.45

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Nicola Saglia