È la 50^ pole position in carriera per Sebastian Vettel, la prima sul circuito di Città del Messico. Una prima posizione conquistata di forza, piegando gli avversari,  che dimostra, in tutta la sua esagerata determinazione, che senza imprevisti, guasti e inconvenienti anche in condizioni difficili come l'aria rarefatta della capitale messicana, la macchina funziona, ed è imprendibile per tutti. Su un tracciato breve e veloce, dove nonostante tutto la configurazione aerodinamica è ad alto carico, la rossa si conferma efficiente e consistente sotto questo punto di vista, mettendosi dietro le redivive Red Bull e le imprendibili Mercedes, oggi dallo smalto appannato. 

L'impressione che si sarebbe vissuto un round finale di qualifica entusiasmante lo si è avuto già dal Q2, quando a turno Hamilton, Vettel e Verstappen hanno fatto registrare il nuovo record della pista. Esaltante il duello fra i tre, ed in particolare quello con Max Verstappen, che sembrava ad un passo dalla conquista della sua prima pole. Sarebbe stato il più giovane della storia a partire in prima posizione ma la festa è rimandata: oggi i riflettori sono tutti per Vettel ed il suo giro fantastico. "Vista l'altitudine l'asfalto è molto scivoloso ed è difficile trovare il limite e capire dove spingere. Sapevo che il primo settore era la chiave per fare il tempo, ho rischiato grosso alla curva 6 ma sono molto molto contento del mio giro. Avanti così", ha dichiarato Vettel. C'è quasi una felicità amara e beffarda nel mostrare una tale superiorità quando ormai non serve più, visto che ad Hamilton basterà un quinto posto per laurearsi campione del mondo. Ma oggi alla Mercedes è mancato qualcosa: "E' stata una sessione difficile per noi, le caratteristiche di questa pista evidenziano quelle che sono le difficoltà della nostra macchina, non tanto come Singapore, ma il mio giro non è stato comunque perfetto oggi, ma complimenti alla Ferrari, hanno fatto un buon lavoro ma noi siamo ìl col passo gara, e c'è molto spazio fino alla prima curva, dunque la partenza sarà molto importante", il commento di Hamilton. 

Le prime guide oggi hanno messo in ombra i rispettivi compagni di squadra. Bottas, Raikkonen e soprattutto Ricciardo, solo settimo dietro ad Ocon e molto distanziato dal compagno Verstappen, il quale ha  lamentato un problema di gomme in Q3: "Non sono riuscito a scaldare le gomme come avrei voluto, ho patito del sottosterzo e su questa pista con molti cambi di direzione si paga. il secondo posto è comunque un buon risultato, ma speravo qualcosa di più", ha sottolineato l'olandesino.

Nelle retrovie nuova ottima prestazione di Ocon (6°) che regola sonoramente il compagno ed idolo di casa Sergio Perez solo decimo. In casa Renault questa volta Hulkenberg precede Sainz, mentre la Williams con Massa e Stroll si ferma appena fuori dalla Q3. Tredicesimo partirà il rookie Brendon Hartley appiedato dalla sua Toro Rosso durante il Q2. Il team italiano ha vissuto una qualifica molto difficile, con l'altro pilota Pierre Gasly che non ha disputato alcuna qualifica per problemi al motore. Il francese partirà ultimo (con 15 posizioni di penalità) per non aver fatto segnare alcun tempo. Davanti a lui si schiereranno le due McLaren di Alonso e Vandoorne che sconteranno infatti uno 20 e l'altro 35 posizioni di penalità. Le ennesime, infinite, sanzioni per la sostituzione di elementi sulla loro power unit. Un'agonia senza fine. 

Domani la partenza sarà quantomai interessante, con un lungo rettilineo che precede la prima curva e di nuovo il duello sarà tra Vettel e Verstappen. Le Mercedes che scatteranno in seconda fila potranno contare sullo spunto del proprio motore e sulla scia delle vetture davanti a loro. Il mundialito messicano è ormai iniziato. 

Stefano De Nicolo'