Una grande prova di forza oggi quella del pilota belga, che reduce di due risultati a punti consecutivi, è riuscito a scavalcare proprio il suo compagno di squadra nella classifica piloti. Sebbene già il settimo posto conquistato a Singapore sia stato un risultato di prestigio per l’attuale McLaren, questo della Malesia assume un valore ancora più ampio se si considera che il tracciato di Sepang (sulla carta) avrebbe dovuto sfavorire le power unit più deboli come quella Honda.

Queste le parole di Vandoorne al termine della corsa: Posso dire che questa sia stata la mia gara migliore in Formula 1 fino a questo momento. Sono stato davvero forte per tutto il weekend e mi sono sentito molto sicuro. Dopo essermi qualificato settimo non eravamo davvero convinti di come sarebbe andata la gara, perciò arrivare settimo è stato davvero un ottimo risultato. Ho fatto una bella partenza, sapevamo che probabilmente sarebbe stato difficile tenere le Force India e le Williams dietro, ma alla fine solo Perez è riuscito a passare. Da quel momento ho avuto un ottimo ritmo, ho spinto tanto in ogni giro per cercare di gestire le ruote e mantenere la distanza da Stroll, e ce l’ho fatta fino alla fine. Sono davvero contento!

Se da un lato del box si può ben festeggiare, dall’altro c’è un Fernando Alonso che di certo non potrà essere molto soddisfatto della sua performance: “È stata una gara dura. Già alla seconda curva, le due Williams si sono toccate di fronte a me e mi hanno fatto perdere qualche posizione. Come risultato siamo finiti nel secondo gruppo, correvo più lentamente del ritmo potenziale, e non potevo sorpassare. Oggi non è stata decisamente una delle mie migliori corse. Arriveranno giorni migliori e si spera che in Giappone torneremo in forma per dare il mio contributo alla classifica costruttori sul terreno di casa della Honda. Aver ricevuto punti in questa pista e a Singapore, due circuiti davvero differenti, è un bene per il team. Spero che continueremo a guadagnare punti nelle restanti gare.”

A quanto pare, proprio dopo aver annunciato il divorzio dalla Honda, la McLaren sembra iniziare a risalire la china insieme al costruttore nipponico, e chissà se con Renault dal prossimo anno ci potrà essere un rivale in più lì davanti.

Carlo Luciani