Monza apre le porte ai suoi tifosi e ad entrare è la passione, l'orgoglio rosso che anima e spinge il tifo tutto di questa tappa unica del Mondiale. In nessun altro circuito del calendario la sessione di autografi registra un tutto esaurito di questo genere. La pit walk con annessa presenza dei piloti si trasforma in un assedio davanti ai box della Ferrari: Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen sono gli idoli indiscussi di una folla che ha nell'agognato autografo l'unico trofeo di una giornata da ricordare, incorniciare, condividere con gli amici e il mondo. I commissari di pista fanno del loro meglio per contenere una folla in delirio per i loro idoli rossi, lo speaker del circuito invita instancabilmente alla calma e alle buone maniere e le transenne riescono a malapena ad arginare l'onda rossa che assalta la pit lane. Scene di ordinario delirio, che solo Monza, solo quel box tutto rosso, solo il popolo italiano che vede in quella macchina col cavallino sogni e passioni, riesce a trasmettere. 

L'onda di passione si spalma ben oltre il box della Ferrari, occupa tutta la pit lane come un fiume in piena e il delirio è per tutti i protagonisti. Hamilton, Ricciardo, Verstappen: tutti sono sommersi dal pubblico festante ma composto, troppo numeroso però per l'angusta pit lane circondata dalle transenne. La folla vista oggi, in possesso del biglietto weekend per tutti e tre i giorni di gara, è solo una piccola parte di quelle migliaia di tifosi che giungeranno qui per li weekend, attesi in misura mai vista e in aumento del 25% rispetto allo scorso anno, complici le buone performance della Ferrari.

L'obiettivo infatti quest'anno è superare quel record di 161.500 spettatori che resiste dal 2000, quando alla guida della Ferrari c'era Michael Schumacher. Adesso al volante c'è un altro tedesco, ugualmente vincente, altrettanto carismatico per la folla.

Un nuovo eroe da amare, un nuovo beniamino, un nuovo messia per il popolo rosso. 

Da Monza - Stefano De Nicolo'

 

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