Almeno sulla carta, visto il layout del tracciato inglese e la presenza delle Pirelli a battistrada ridotto, il weekend d’Oltremanica sembrava favorevole a Brackley che invece ha dovuto masticare amaro guardando Sebastian Vettel sul gradino più alto del podio.

Per Hamilton, scattato dalla pole position, la gara è partita subito in salita complice il contatto che lo ha visto protagonista con Kimi Raikkonen a curva 3. Sprofondato nelle retrovie, il campione del mondo incarica, nonché idolo di casa, ha rimontato fino al secondo posto finale.

Commentando la sua corsa, l’inglese ha chiaramente focalizzato l’attenzione sui primi cruciali metri non lesinando critiche a Raikkonen: “Ero ultimo e credevo comunque di poter vincere, bisogna sempre avere una mentalità positiva per recuperare posizioni. Ho avuto una brutta partenza, venendo superato da altre monoposto, ma il problema è stata la Ferrari che mi ha colpito. Ho usato l’energie del pubblico per rimontare. Concludere al secondo posto e perdere solo sette punti da Vettel è una benedizione. La macchina dava buone sensazioni, anche se all’inizio il posteriore si muoveva tanto ma poi è migliorata durante la gara”.

Sulla vicenda ha esternato il proprio punto di vista anche Toto Wolff, team principal della Mercedes: “Di deliberato non c’è nulla – ha sottolineato ai microfoni di Sky Sport F1, facendo riferimento al contatto Hamilton-Raikkonen –. E’ stancante però vedere queste cose, non è positivo per noi e per il campionato. È la seconda volta in tre gare che veniamo buttati fuori e danneggiati. C’è bisogno di due piloti per fare le strategie giuste”.

Dal punto delle strategie anche quest’oggi, dopo l’Austria, la Mercedes è apparsa poco reattiva come dimostra il degrado gomme patito da Bottas. Il muretto box della Stella ha infatti lasciato in pista il finlandese, al contrario di Ferrari e Red Bull, non approfittando dell’ingresso in pista della Safety Car (causato dall’incidente dell’Alfa Romeo Sauber di Marcus Ericsson) per montare coperture fresche. Un errore pagato a caro prezzo. Infatti la Mercedes #77, ritrovatasi leader della corsa, ha perso alcune posizioni nei giri conclusivi della corsa retrocedendo fino al quarto posto.

A posteriori è facile dire che avremmo dovuto fermarci, ma c’era la possibilità di andare fino alla fine. Dai nostri calcoli risultava possibile, purtroppo non è andata così. Ho tentato il tutto per tutto per conservare la testa della gara, ho dovuto spingere deteriorando le gomme”, il commento di Bottas.

Alla Mercedes non resta dunque che accantonare quanto prima la gara di Silverstone (ora sono 20 i punti di distacco dalla Ferrari nel Mondiale costruttori, mentre Hamilton paga 8 lunghezze di ritardo da Vettel in quello piloti), cercando di tornare protagonista in pista ad Hockenheim tra due settimane.

Piero Ladisa